I più tartassati sono lombardi

Domenica 24 Settembre 2017
LO STUDIO
MESTRE Lombardi i più tartassati d'Italia. La denuncia arriva dall'ufficio studi della Cgia che ha messo a confronto il gettito di imposte, tasse e tributi versati allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali dai cittadini italiani. Nel 2015 ogni residente in Lombardia (neonati e ultracentenari compresi) ha mediamente corrisposto al Fisco 11.898 euro. Subito dopo si collocano gli abitanti del Trentino Alto Adige, con un gettito medio di 11.029 euro (ma i 9/10 tornano alla regione a statuto speciale) e gli emiliano-romagnoli, con 10.810 euro. Appena fuori dal podio i laziali (con un versamento medio di 10.452 euro) e i liguri (con 10.121 euro). Settimi i veneti con 9.408 euro di imposte pagate all'anno, 7,896 euro alle amministrazioni centrali. Il Friuli Venezia Giulia si piazza al nono posto con 9.311 euro pro capite, 8.138 allo Stato (in gran parte tornano perché regione autonoma). Le Regioni dove il Fisco è meno invasivo sono quelle meridionali: nel 2015 in Campania il gettito pro-capite medio è stato pari a 5.703 euro, in Sicilia a 5.610 euro e in Calabria a 5.436 euro. Nel Sud e nelle Isole, di fatto, il peso complessivo del Fisco è pari a quasi la metà di quello gravante sui residenti del Nordovest. «L'esito di questa analisi dichiara il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - dimostra come il nostro sistema tributario progressivo grava maggiormente sulle regioni dove la concentrazione della ricchezza è più elevata e il numero di grandi aziende è maggiore, anche se queste aree dispongono di servizi pubblici migliori».
LA DIFFERENZA
Da questa analisi, inoltre, emerge anche il forte divario esistente in materia di prelievo fiscale tra i vari livelli di governo. A fronte di un dato medio nazionale di 8.800 euro pro capite di tasse nazionali e locali versate nel 2015, l'84% è stato assorbito dallo Stato centrale (7.390 euro pro-capite), un altro 9,3% dalle Regioni (825 euro pro-capite) e, infine, il rimanente 6,7% dagli Enti locali: come i Comuni, le Province e le Comunità montane (585 euro pro-capite). Il segretario della Cgia, Renato Mason, precisa: «Negli ultimi tempi, però, la pressione tributaria sui contribuenti del Mezzogiorno ha subito degli aumenti decisamente superiori al resto d'Italia a seguito del tentativo di coprire il disavanzo sanitario». Rispetto al 2016, quest'anno il carico fiscale medio nazionale è previsto in calo di 0,4 punti percentuali, grazie soprattutto alla ripresa del Pil. A livello europeo, comunque, continuiamo a far parte del novero dei Paesi più tartassati. Nel 2016 l'Italia si è collocata al 7° posto con una pressione fiscale del 42,9%: 2,8 punti in più della media europea e 1,6 punti superiori al dato medio dell'area euro.
M.Cr.
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