Abertis, contro opa di Perez

Sabato 22 Luglio 2017
Abertis, contro opa di Perez
MILANO - Abertis: il presidente del Real Madrid Florentino Perez (foto) scende in campo per fermare l'Opa dei Benetton.
Il gruppo delle costruzioni spagnolo Acs dell'imprenditore miliardario sfida Atlantia per conquistare il gruppo delle autostrade di Barcellona e ha allo studio una controfferta che darebbe vita a un gigante iberico nelle infrastrutture. La controllata dei Benetton ha annunciato a maggio un'offerta a 16,5 euro per azione su Abertis, valutata nell'operazione 16,3 miliardi, puntando a creare il principale operatore autostradale al mondo.
Il mercato vede battaglia e i titoli Abertis si sono subito allontanati dal prezzo offerto da Atlantia, con un rialzo iniziale del 2,2% a 16,8 euro per chiudere poi in progresso dello 0,7%. Atlantia è scesa dell'1,6%. Acs è invece scivolata del 6,5%. Alla Borsa di Madrid la società di Perez capitalizza meno di Abertis, e alcuni analisti finanziari hanno avanzato dubbi sulla percorribilità finanziaria dell'acquisizione, eventuali limiti antitrust e le sinergie tra un gruppo di costruzioni che va ad unirsi a un gestore.
Quella di Acs comunque promette di essere la prima vera sfida ad Atlantia dopo settimane di voci su contromanovre in Spagna: dapprima si è chiamato fuori l'operatore autostradale Globalvia, che notizie di stampa volevano in pista con i fondi infrastrutturali di Jp Morgan, e poi il gruppo aeroportuale Aena, che non ha ottenuto il necessario appoggio dal proprio socio di maggioranza, la pubblica Enaire. La Acs del presidente del Real Madrid ha invece dichiarato ufficialmente di valutare il lancio di un'Opa su Abertis con l'aiuto di consulenti esterni, senza che sia stata presa ancora alcuna decisione o che l'operazione sia stata sottoposta al cda. Acs è stato azionista di Abertis sin dalla creazione nel 2002, restandone socio principale fino al 2012. L'unione tra Abertis e Acs darebbe vita ad un gruppo da 36,9 miliardi di fatturato, con un margine operativo sopra i 5,2 miliardi, e debito per 16 miliardi (l'indebitamento di Abertis è di 15 miliardi, quello di Acs poco sotto gli 1,7). Le due società insieme avrebbero una capitalizzazione da 27 miliardi.
Secondo il quotidiano spagnolo Expansion, che per primo ne ha svelato i piani, Acs al momento starebbe studiando l'operazione da sola e avrebbe varie opzioni all'esame, incluso il lancio dell'Opa tramite la controllata tedesca Hochtief (al 72%), che è quindi scesa in Borsa del 5,9%. In una guerra di rilanci con Atlantia potrebbe però allearsi con investitori internazionali, mentre potrebbe aver bisogno di un pool di banche finanziatrici in un'offerta in contanti. Di certo avrebbe il favore del governo spagnolo, ostile secondo Expansion all'idea che un gruppo straniero come Atlantia conquisti il maggior operatore autostradale del Paese e socio di controllo nell'operatore satellitare Hispasat, strategico per Madrid.
Protagonista di questa ultima difesa è Florentino. In Spagna il suo cognome non è necessario. Tutti sanno chi è il leader del Real Madrid. Molti di meno sanno che è anche uno degli uomini più ricchi di Spagna. L'ascesa quasi irresistibile di Perez nel mondo dell'economia come del calcio in Spagna ha seguito una strategia parallela, fatta di audacia e senso del rischio, ma con i piedi ben piantati in terra. Meno bene gli è riuscita la politica attiva, che ha tentato nei primi anni del dopo Franco con l'Unione del Centro Democratico. Fonda poi il Partito Riformista Democratico che scompare alle politiche del 1986. Da allora diventa però uomo politicamente molto influente. Dal 1997 inizia la scalata Acs e poi Florentino inizia l'assalto al calcio. Nel 2000 è presidente del Real Madrid, che diventa «galactico». Lascia nel 2006, ma torna nel 2009. Con gli stessi metodi, e 264 milioni gettati sul mercato: compra Cristiano Ronaldo, Benzema, Kakà, Alonso. La corazzata riparte. E vince tutto.

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