CAORLE - Con novantaquattro dei suoi dipinti, esposti nelle sale e negli ambienti

Domenica 6 Agosto 2017
CAORLE - Con novantaquattro dei suoi dipinti, esposti nelle sale e negli ambienti di passaggio del centralissimo Centro Culturale Bafile (Rio Terrà 3), Paolo del Giudice (Treviso, 1952) racconta il proprio modo di Inseguire Venezia (questo è il titolo della mostra) dal 1969 a oggi, esplorandola non nei suoi aspetti turistici, ma dapprima (nelle opere giovanili) nei segreti che la città concede a chi sa esplorare l'intimo dei suoi valori. E, nell'età matura, con panoramiche a volo d'uccello, scorci, prospettive (Bacino azzurro, Bacino in rosa, Dialogo, Affioramenti) attraverso rimandi dei monumentali interni dipinti da Tintoretto, delle aperture prospettiche tiepolesche (citate nei titoli) e del respiro degli esterni del Canaletto, di Bellotto, di Guardi.
Con l'ampio e documentato catalogo, contenente i testi di Isabella Panfido, Nico Stringa e Pierpaolo Luderin, le relative traduzioni in inglese di Justin Kaufmann. La mostra ha avuto un fondamentale sostegno da parte delle Grafiche Tintoretto di Treviso. Le visite sono gratuite, con orario dalle 18 alle 22 fino al 30 agosto, e dalle 17 alle 21 fino al 1° ottobre; di domenica, anche dalle 10.30 alle 12.30. Sono previste inoltre aperture straordinarie in caso di maltempo.
Ennio Pouchard
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