2016, l'anno orribile della musica

Martedì 27 Dicembre 2016
2016, l'anno orribile della musica
ROMA - È iniziato con la morte di David Bowie il 10 gennaio e si avvia a finire con la scomparsa nel giorno di Natale di George Michael. È stato davvero l'annus horribilis della musica il 2016, che si è portato via altre star di primo piano, su tutte come Prince, Leonard Cohen e Keith Emerson.
Bowie se ne è andato a sorpresa a 69 anni, per una lunga malattia tenuta riservata, subito dopo l'uscita del suo ultimo album-testamento Blackstar'. L'alieno ex Ziggy Stardust, nato David Robert Jones, re del trasformismo, alfiere della confusione sessuale, ha segnato cinque decenni con la sua arte.
Otto giorni dopo il cantante e chitarrista degli Eagles Glenn Frey è morto il 18 gennaio a 68 anni per una complicanza dell'artrite reumatoide, di cui soffriva da tempo. Il 28 gennaio è toccato a Paul Kantner, 74 anni, vittima di un attacco cardiaco. Con i Jefferson Airplane ha scritto pagine indelebili dell'acid rock californiano dei 60. Il 4 febbraio, alla stessa età, è morto Maurice White, fondatore degli Earth Wind & Fire.
Diversamente dagli altri artisti della lista, George Martin, morto l'8 marzo a 90 anni, non cantava né si esibiva in concerti, ma era il produttore dietro la leggenda dei Beatles. Non a caso chiamato il quinto Beatle, Martin fece firmare il primo contratto ai giovanissimi Scarafaggì nel 1962. L'11 marzo si uccide Keith Emerson, 71 anni, virtuoso delle tastiere, un terzo dei celebri Emerson, Lake & Palmer. Il compagno di avventura Greg Lake, già nei primi King Crimson, lo ha seguito lo scorso 7 dicembre. Era malato di cancro.
Prince Rogers Nelson se ne è andato il 21 aprile a 58 anni. Il folletto di Minneapolis ha brillato soprattutto negli anni 80 e 90, con canzoni come Kiss' e album come Purple rain', anche un film di grande successo. Viene trovato morto in un ascensore di Paisley Park, la sua residenza-studio. Il referto dell'autopsia parla di overdose da oppiacei.
Altra stella luminosa del firmamento musicale, ma anche della poesia e del romanzo, è Leonard Cohen, morto a 82 anni lo scorso 7 novembre. Il canadese errante aveva appena fatto uscire il suo ultimo album You want it darker', carico - ma come tutti i precedenti - di presagi di morte. E prima di George Michael, alla vigilia di Natale, si è spento Rick Parfitt, chitarrista degli Status Quo, band inglese che ha conosciuto il suo periodo di gloria tra i 60 ed i 70, con oltre 100 milioni di dischi venduti.
Anche l'Italia ha avuto il suo grave lutto quest'anno, con la scomparsa di Gianmaria Testa, il cantautore degli ultimi, poco conosciuto al grande pubblico ma uno degli ultimi maestri della canzone d'autore: è deceduto il 30 marzo a 57 anni dopo una lunga malattia.

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