Zanetti: «La commissione d'inchiesta non decolla, solo una politica vigliacca non indaga ad alto livello»

Lunedì 30 Maggio 2016
(m.cr.) «Se continua così la commissione d'inchiesta sul sistema bancario non vedrà la luce nemmeno alla fine della legislatura. E sarebbe una brutta figura trasversale per tutta la politica, maggioranza e opposizione».
Enrico Zanetti, 42 anni, viceministro all'economia e segretario di Scelta Civica, lancia l'allarme: «In dicembre, dopo la crisi delle quattro banche salvate dal crac, eravamo partiti bene: sono state depositate 12 proposte per istituire una commissione di inchiesta sul sistema creditizio, riunite in una proposta di legge e incardinate in commissione Finanze del Senato. Eravamo tutti d'accordo. Poi le voci si sono rarefatte. Dopo sei mesi a chiedere la commissione d'inchiesta siamo rimasti solo noi di Scelta Civica».
Questa commissione dovrebbe indagare anche su Popolare Vicenza e Veneto Banca?
«Certamente, le crisi delle due ex Popolari sono ancora più gravi di quelle dell'Etruria, di Banca Marche, delle Casse di Ferrara e Chieti. Quelli erano istituti già commissariati, Vicenza e Veneto Banca invece sono in piena attività, hanno un loro cda. È sbagliato non dare la possibilità al popolo, attraverso i suoi rappresentanti, di andare a vedere bene dentro quelle banche per capire cosa è accaduto, come siamo arrivati a un valore delle azioni a 10 centesimi».
Paura di colpire santuari istituzionali come la Banca d'Italia o di scoprire responsabilità ad alto livello?
«È sbagliato accusare a scatola chiusa gli organi di vigilanza come Consob o Banca d'Italia, solo una politica irresponsabile scarica le colpe di quello che è successo su di loro. Ma è solo una politica vigliacca ad assolverle a scatola chiusa. Questa benedetta commissione d'inchiesta si deve fare».
Perché?
«Bisogna indagare, certi problemi che coinvolgono le banche italiane risalgono ad anni fa. Bisogna capire se i controlli sono stati adeguati, le responsabilità individuali. Io chiedo da tempo l'azione di responsabilità contro i vertici delle banche. A Vicenza non l'hanno fatta ed è una vergogna, Veneto Banca si è mossa».
Lei ha fiducia in tutto il nuovo cda di Veneto Banca?
«Io ho fiducia nel presidente Ambrosini, gli altri li conosco meno».
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