Via Colantuono Udinese a De Canio

Martedì 15 Marzo 2016
UDINE - La sconfitta con la Roma, un'altra prestazione sotto tono, ma anche la contestazione della tifoseria prima e a fine gara, sono state fatali a Stefano Colantuono che ieri mattina ha ricevuto il benservito da Gino Pozzo. Da oggi il tecnico di Anzio è sostituito nella alla guida della squadra da una vecchia conoscenza del calcio bianconero, Luigi De Canio, 58 anni, lucano di Matera, che aveva allenato l'Udinese per la prima volta dal luglio del 1999 (era subentrato a Francesco Guidolin che pur aveva portato in Europa la squadra) sino al 18 marzo 2001 quando gli fu fatale la sconfitta casalinga con il Parma (1-3). In seguito era stato alla guida, con alterna fortuna, di Napoli, Reggina, Genoa, Siena, QPR, Lecce, ancora Genoa e, stagione 2013-14 del Catania. L'Udinese rappresenta per lui l'ideale trampolino di rilancio e anche in quest'ottica ieri sera ha firmato in bianco il contratto che lo lega al club friulano sino al 30 giugno. In sostanza De Canio fungerà da traghettatore dato che per la prossima stagione Gino Pozzo sta pensando ad altri tecnici (Pioli, Gianpaolo, Stellone). L'allenatore lucano questo pomeriggio dirigerà il primo allenamento. Nella sua prima avventura con l'Udinese De Canio ha conquistato l'Intertoto nell'estate del 2000. Nella Coppa Uefa 1999-00 aveva sfiorato l'accesso ai quarti di finale, ma l'Udinese venne sconfitta nel duplice confronto con lo Slavia Praga, 0-1 nella Repubblica Ceca, vittoria per 2-1 in casa, ma dato che in gol in trasferta valgono doppio fu lo Slavia a proseguire l'avventura. In quell'edizione l'Udinese si esaltò a Leverkusen capovolgendo il risultato dell'andata 0-1, vincendo per 2-1 con doppietta di Margiotta. Complessivamente tra campionato, Coppa Italia e Coppe Europee De Canio vanta 83 presenze pari a 38 vittorie, 15 pareggi e 30 sconfitte. «La decisione di esonerare Colantuono - ha dichiarato il diesse Giaretta - non è stata indolore, ma le ultime vicende, i risultati negativi, l'aspetto ambientale con la contestazione dei nostri tifosi solitamente molto corretti, hanno spinto la società a cambiare la conduzione tecnica della squadra. Negli ultimi tempi si era creata una situazione particolare, alla diciottesima giornata avevamo 24 punti, poi siamo anche ricorsi al mercato di gennaio, la squadra è stata rinforzata, ma i risultati non sono arrivati e ora ci troviamo in una situazione difficile. Ma i valori dell'Udinese stridono con la posizione e il punteggio della classifica. Non possiamo rischiare la B, ora dovremo fare tutti quadrato, avremo bisogno anche del nostro pubblico e a tal proposito ricordo che Danilo dopo il gestaccio verso la Curva Nord è assai dispiaciuto, alla prima occasione chiederà scusa ai ragazzi di quel settore. Se andremo in ritiro? Non posso rispondere, prima bisognerà parlare con il nuovo allenatore».
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