Valanga di ghiaccio sulla cordata due alpinisti morti, due dispersi

Lunedì 24 Ottobre 2016
BOLZANO - Un distacco di ghiaccio è stato fatale per due alpinisti che stavano salendo sul ghiacciaio della Gran Vedretta, a 3.464 metri di quota, in Alto Adige. Dispersi due compagni di scalata.
Tutti esperti della montagna, sono stati sorpresi nel buio dalla massa di ghiaccio e a distanza di quasi 20 ore le ricerche dei dispersi in Val di Vizze sono diventate una vera e propria corsa contro il tempo per evitare di vedere aggravare ulteriormente quella che tra gli alpinisti altoatesini viene descritta come una tragedia imprevedibile. Nei giorni scorsi tuttavia, sulla zona si erano registrate forti nevicate con accumuli fra i 30 e i 40 centimetri.
Partiti nella serata di sabato da Bolzano, i quattro, di cui tre membri del Soccorso alpino di Renon, tre padri di famiglia, si erano diretti verso la Val di Vizze per affrontare la via normale, in genere ghiacciata e assai complessa. Erano nella zona del Gran Pilastro, di cui la Gran Vedretta è la cima più settentrionale, quando la massa di ghiaccio li ha travolti.
L'allarme per la valanga è scattato la notte stessa del sabato, intorno alle 23.30, e sono andati sul posto il soccorso alpino di Colle Isarco e quello di Vipiteno. Ritrovate verso l'alba di ieri le salme di due degli escursionisti, Peter Vigl, 44 anni, e Thomas Lun, 41 anni, entrambi di Renon, l'altopiano sopra il capoluogo sudtirolese.
Alle ricerche si sono aggiunti anche l'Aiut Alpin Dolomites, con l'elicottero Pelikan 2, che è riuscito ad alzarsi in volo solo con l'arrivo della luce, intorno alle 7 della mattina, e la guardia di finanza. In arrivo nella serata di ieri anche un elicottero dalla Svizzera, specializzato nella ricezione di segnali dei telefoni cellulari, per cercare tracce dei due dispersi, anch'essi di Renon. Si tratta di Ulrich Seebacher ed Andreas Zoeggeler, ma il passare delle ore mette sempre più a rischio la loro vita.
Le ricerche da parte dei soccorritori sono continuate per l'intera giornata, riferiscono i carabinieri, con tutte le risorse possibili, sia tecniche di personale, intorno ai 3.000 metri di quota, dove le temperature diventano via via più rigide con l'arrivo della notte. Le operazioni del Soccorso alpino si sono però interrotte con il calare del buio, intorno alle 18, e riprenderanno appena tornerà luce sufficiente, cioè verso le 7 di oggi.
A giugno del 2015 una slavina di ghiaccio si era staccata mentre due cordate stavano salendo proprio sulla Gran Vedretta e in due erano stati sfiorati dalla massa di ghiaccio. Portati a valle dai soccorritori, erano rimasti illesi, così come altri due che avevano proseguito la scalata.
Proprio sabato intanto quattro alpinisti trentini e sudtirolesi, travolti da una valanga sul monte Cristallo, a Valfurva (Sondrio), si sono salvati. Soltanto uno, 29 anni, della provincia di Bolzano, è ricoverato in un ospedale della zona per una frattura a una gamba.
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