Unioni montane verso la fusione insieme da Ponte alla Valbelluna

Domenica 25 Settembre 2016
BELLUNO - (D.T.) A volte ritornano. L'Unione Montana Valbelluna e l'omologa Belluno-Ponte nelle Alpi tentano la strada della fusione. O meglio, della riunione, visto che fino a una ventina di anni fa esisteva una sola Comunità Montana da Ponte nelle Alpi a Lentiai, da Belluno a Sedico (Destra e Sinistra Piave insieme). La strada è segnata: c'è già un protocollo d'intesa tra i due enti per procedere alla stesura di uno studio di fattibilità. Se l'esito sarà positivo, allora il matrimonio si potrà fare. E nascerà una sorta di «super Unione Montana», un ente che raggruppa otto Comuni (Belluno, Ponte nelle Alpi, Sedico, Sospirolo, Limana, Trichiana, Mel e Lentiai) e che conta quasi 100mila abitanti. Non male. L'obiettivo, ovviamente, è quello di potenziare i servizi e ottimizzare le spese, in pieno spirito fusionista.
In principio c'era una sola Comunità Montana. Lo dice nelle premesse anche il protocollo d'intesa. La Comunità Montana Bellunese (esistente fino all'inizio degli anni Novanta) comprendeva tutti i Comuni da Ponte a Sedico (in Destra Piave) e a Lentiai (in Sinistra), più Segusino e Valdobbiadene. Poi, la legge regionale 19/1992 ha decretato la scissione. I due enti si sono divisi proprietà e personale, ma hanno sempre collaborato attivamente tra loro (tanto da creare un ufficio unico per segreteria generale, servizi tecnici e servizi finanziari). Da qui l'idea di fusione. Un'idea dai tempi rapidi: lo studio di fattibilità andrà in discussione nei consigli delle due Unioni Montane entro il 31 ottobre; l'individuazione della nuova conformazione territoriale dell'ente verrà discussa entro fine 2016; per la ristrutturazione dell'apparato tecnico-amministrativo del nuovo ente, con l'individuazione della sede unica sarà in calendario prima del 30 giugno 2017.

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