Un raptus, poi sangue dappertutto

Domenica 23 Aprile 2017
È ai domiciliari l'anziano 81enne affetto da demenza senile che venerdì pomeriggio ha accoltellato il farmacista Manlio Schiavinotto, finito in rianimazione. Il 56enne titolare della farmacia All'ospedale di via Matteotti era andato a domicilio a misurare la pressione a P.M, 81enne residente nella vicina via Garibaldi. Erano le 16 e in quel momento la badante che assiste l'anziano affetto da Alzheimer era in pausa: come prevede il contratto dell'assistente famigliare che ha un riposo dalle 14 alle 16. L'anziano, senza un motivo, ha preso un coltello da cucina lungo 30 centimetri in totale, con una lama di 25 e ha attaccato il farmacista. Lo ha colpito al torace sinistro lasciandolo a terra in una pozza di sangue. È stata la badante al suo ritorno a dare l'allarme.
Immediato l'intervento dei sanitari e della polizia arrivata con diverse pattuglie dalla Questura. Manlio Schiavinotto è stato portato d'urgenza al pronto soccorso del San Martino di Belluno e è stato ricoverato in rianimazione in via precauzionale. Era cosciente e prima della sedazione ha potuto ricostruire quanto accaduto con gli agenti della Mobile che erano intervenuti all'ospedale.
Nel frattempo in via Garibaldi nella palazzina dove abita l'anziano i poliziotti delle Volanti, coordinati dal dirigente Gianni Lammardo che era sul posto, hanno congelato la scena del crimine e raccolti tutti gli elementi e le testimonianze. Il coltello da cucina insanguinato è stato posto sotto sequestro. Ieri mattina nella casa dell'81enne c'è stato un secondo sopralluogo della polizia scientifica arrivati con la loro attrezzatura contenuta dentro una grossa valigia: sacchetti e provette per custodire e conservare le prove da analizzare. Le indagini degli agenti della Mobile, coordinati dal dirigente Maurizio Miscioscia, hanno portato a far scattare l'accusa di lesioni aggravate dall'uso dell'arma. Inevitabilmente, dopo aver preso contatti con il magistrato di turno, Paolo Sartorello, è scattato l'arresto per l'anziano, nonostante le sue condizioni. Infatti anche se molto probabilmente è stato colto da un raptus dovuto alla sua demenza, l'arresto era un atto dovuto anche perché non era possibile procedere altrimenti. Certo un dramma nel dramma, ma successivamente si potrà dimostrare, tramite perizie, l'eventuale incapacità. L'uomo ora è ai domiciliari nella casa di via Garibaldi.
Nel frattempo, da Milano, sono arrivati i figli dell'81enne bellunese dei quali uno è avvocato. Nelle prossime ore l'anziano comparirà di fronte al gip per l'udienza di convalida dell'arresto.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci