Un progetto dei grillini sul taglio del mensile per i parlamentari

Lunedì 24 Ottobre 2016
Il ring del grande scontro tra Pd e 5 stelle è pronto. Oggi a Montecitorio arriva il disegno di legge pentastellato («La nostra bomba atomica!», così la chiamano) sul dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e ci sarà da divertirsi. Il voto martedì, con Grillo sugli spalti e fuori dalla Camera i militanti grillini a dare manforte ai loro deputati impegnati a dimostrare che loro i soldi alla casta li vogliono diminuire mentre il Pd e gli altri li vogliono mantenere come prima. Matteo Renzi, consapevole della pericolosità della partita, ieri ha deciso di fare la prima mossa. Lanciando una proposta nell'intervista a Lucia Annunziata su RaiTre: «Le indennità dei parlamentari va calcolata sulla base delle presenze in aula». Ovvero: chi ci sta di più guadagna di più, chi ci sta di meno guadagna di meno.
La proposta di risparmio valida erga omnes ha un obiettivo polemico immediato: Luigi Di Maio. Nell'anticipo del ring, insomma, a ingaggiare battaglia sono il premier e l'aspirante premier a cui Matteo dà dell'assenteista. Renzi: «Di Maio, ad esempio, ha il 37% delle presenze in aula e allora diamogli il 37% dell'indennità». E ancora: «I 5 stelle giocano a fare i puri ma sono come tutti gli altri». Renzi se la prende con Di Maio anche perché il vice-presidente grillino della Camera, poco prima, intervistato da Maria Latella su SkyTg24, non aveva fatto altro che punzecchiare il capo del governo: «Renzi venga a Montecitorio e faccia votare la proposta di Roberta Lombardi sugli stipendi che fa risparmiare agli italiani 87 milioni ogni anno». E ancora: «La riforma del Senato fa risparmiare 50 milioni ma ci sono voluti due anni per approvarla. Noi, in tre ore di discussione alla Camera e in tre ore al Senato possiamo far risparmiare ai cittadini quasi il doppio». Renzi contrattacca: «I 5 stelle buttano la palla in corner quando sono in difficoltà. La loro proposta, nel merito, rischia di non funzionare. Perché ai parlamentari, invece di dare l'indennità piena, non la diamo per le effettive presenze in aula?».
Proprio nell'aula di Montecitorio, oggi e domani, per il Pd non sarà facile opporsi al dimezzamento degli stipendi degli onorevoli senza dare l'impressione di difendere la casta. La presenza di Grillo sul loggione renderà ancora più aspra la battaglia. «Se mi dessero il permesso, dalla tribuna degli ospiti scenderei giù nell'emiciclo per abbracciarvi uno per uno», così dice il leader e comico nel suo videomessaggio rivolto ai parlamentari 5 stelle.
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