Un giudizio sostanzialmente positivo. Soprattutto sulle riforme, un elenco di innovazioni

Martedì 24 Maggio 2016
Un giudizio sostanzialmente positivo. Soprattutto sulle riforme, un elenco di innovazioni definito addirittura «impressionante». Ma con un richiamo a tenere comunque sotto controllo i conti pubblici, a cominciare dal debito. Sono queste le principali conclusioni della missione annuale compiuta in Italia dal Fondo monetario internazionale, l'organizzazione presieduta da Christine Lagarde, che ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita del Paese portandole all'1,1% per quest'anno (contro l'1% inizialmente previsto) e dell'1,25% nel successivo biennio. Tuttavia, avvertono gli esperti di Washington, questo percorso di crescita implicherebbe un ritorno ai livelli di produzione del 2007, quelli precedenti alla crisi, soltanto verso la metà del prossimo decennio. Un passo considerato troppo lento e soggetto anche a rischi. Ma su quali fronti bisognerebbe agire? Tre in particolare secondo Washington. Il primo è la riforma del mercato dei prodotti e servizi, approvando la legge sulla concorrenza che ancora giace insabbiata in Parlamento. Il secondo è completare la riforma della Pubblica amministrazione. E, infine, riformare la contrattazione collettiva, garantendo una efficace contrattazione di secondo livello per aumentare la produttività.
Per quanto riguarda i conti pubblici, il Fondo riconosce la difficoltà di trovare un equilibrio tra la riduzione dell'elevato debito pubblico e il sostegno alla crescita. Gli spazi di manovra disponibili sono stati usati per sostenere quest'ultima, così nonostante il calo della spesa per interessi il rapporto tra debito e Pil ha continuato a crescere. Il nodo è anche un altro. Il «rilassamento» fiscale del 2016, come lo definiscono gli esperti di Washington, se non dovesse dare impulso alla crescita potenziale, rischia di obbligare ad una «restrizione» prociclica. In altri termini una manovra di correzione dei conti da effettuare il prossimo anno. Il raggiungimento degli obiettivi di bilancio e la creazione di un margine per abbassare in modo significativo il cuneo fiscale, dice il Fondo, «potrebbe richiedere difficili scelte politiche, riguardanti anche gli alti livelli di spesa sociale e l'introduzione di una moderna tassa sugli immobili». Washington poi, lancia un monito anche sulle pensioni, invitando il governo a non smontare la riforma Fornero, per non «compromettere» l'equilibrio del sistema.
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