Treni, il Veneto con più Frecce

Lunedì 14 Dicembre 2015
Treni, il Veneto con più Frecce
Il nuovo orario invernale di Trenitalia per il 2016, tra nuovi collegamenti e conferme, porta uno sciame di Frecce sul Veneto: Freccerosse, Freccebianche e Frecceargento che garantiranno alta velocità, collegamenti più fitti e un servizio migliore. Si parte il 13 dicembre.
Nel dettaglio aumentano da 8 a 14 (sono ben sei in più) al giorno i Frecciarossa che collegano Roma con Padova e Venezia. Ci saranno anche più opportunità di viaggio tra Napoli, Padova e Venezia, grazie a sei nuove corse dirette tra il capoluogo campano e quello veneto.
"Beato chi viaggia in Freccia": sarà anche giustificato il commento sarcastico del rappresentate dei Comitati dei pendolari del Veneto orientale, Luciano Ferro, ma non si può certo sottovalutare un'iniziativa di evidente importanza.
Sono stati confermati i quattordici Frecciargento che uniscono Roma e Verona in due ore e 52 minuti, di questi, quattro proseguono fino a Brescia. Confermate anche le quattro corse Frecciargento che collegano Venezia e Padova a Roma Termini e Fiumicino Aeroporto.
Complessivamente sono 22 i Frecciargento sulla rotta Roma-Padova-Venezia, con proseguimenti in alcune fasce orarie verso il Friuli Venezia Giulia, Udine, Trieste in direzione nord. Un punto fermo è ancora l'offerta di collegamenti con Frecciabianca sulle altre direttrici: sono 44 i Frecciabianca che uniscono Torino e Milano a Venezia, Udine e Trieste, 24 i Frecciabianca che collegano Torino, Milano, Venezia alla costa Adriatica. Mentre crescono i servizi in vista del Giubileo, per un altro luogo di culto (e di turismo religioso) per la basilica di Sant'Antonio, in particolare, come Padova i collegamenti giornalieri sono 82 Frecce (su 94).
Per la stagione sciistica, ormai praticamente già cominciata, Trenitalia ha anche messo a punto un'offerta di biglietti a metà prezzo valida per viaggi da e per Verona, Bolzano, Rovereto e Trento sui treni Alta Velocità Frecciargento valida dal 13 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016.
«Freccerosse in più? - ironizza Dario Berti, rappresentante dei pendolari del Bassanese - dipende da cosa c'è in meno. Se ciò fosse a scapito dei collegamenti regionali, non andrebbe certo bene. Prendiamo atto che c'è uno spostamento verso un servizio più qualificato, l'aumento del numero dei treni va sempre bene, ma questi convogli ai pendolari non interessano. Non ho ancora preso visione dell'orario, ma certamente le Frecce non saranno sostitutive dei collegamenti locali».
Si fa, insomma, buon viso a cattivo gioco: «Ogni anno i costi dei biglietti e degli abbonamenti aumentano di pari passi ai disagi - insiste il sandonatese Ferro - noi pagherremo anche di più, ma soltanto di fronte ad un servizio adeguato. La Regione investe pochissimo e dice che è colpa dello Stato. E' un boomerang e a farne farne le spese siamo sempre noi. Ma i soldi sono ben distribuiti? Se ho 100 euro in mano e investo 5 per il locale e 95 per le Frecce, deve esserci per forza qualcosa da rivedere».
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