Torna dal pronto soccorso: muore

Martedì 30 Agosto 2016 di I famigliari di Paolo Da Rold, trovato senza vita a 44 anni, presentano un esposto in Procura
Era stato al pronto soccorso lamentando dolori che potrebbero far pensare a un infarto: è stato dimesso e è morto poco dopo nel suo letto di casa. Ora i famigliari di Paolo Da Rold, 44 anni, vogliono vederci chiaro e hanno firmato un esposto chiedendo alla Procura della Repubblica bellunese di accertare la cause del decesso. Ieri in tarda mattinata all'ospedale di Belluno è stata effettuata l'autopsia sul corpo di Paolo. In seguito l'autorità giudiziaria ha dato il nulla osta alla sepoltura e gli amici di "Paolone" o gigante buono come veniva chiamato si preparano a dirgli addio domani pomeriggio.
Paolo è stato trovato ormai morto venerdì mattina alle 7.30 dal papà che era passato per la colazione con il figlio nell'appartamento di via Francesco Bortot al civico 45 C. Il 44enne era deceduto diverse ore prima, presumibilmente da infarto, ma sarà l'autopsia a confermarlo. Il medico che ne ha constatato la morte l'ha fatta risalire a giovedì 25 agosto alle ore 22. Insomma, poche ore dopo la dimissione dal pronto soccorso dove Paolo era andato lamentando dolori allo stomaco. Forse l'infarto era già in corso? Perché non è stato trattenuto in ospedale?
Ma erano alcuni giorni che Paolo non stava bene. Il 44enne lavorava come tecnico manutentore in ospedale, dipendente dell'Usl 1. Salendo le scale qualche giorno prima aveva avuto un mancamento. Giovedì poi quel dolore che non passava e la visita al pronto soccorso del San Martino di Belluno. Sembra che, dopo un'ecografia, gli sia stata consigliata una gastroscopia. La verità è contenuta nelle cartelle cliniche che i famigliari hanno richiesto.
La notizia della scomparsa di Paolone ha lasciato tutti sconvolti e venerdì mattina un parente avverto della morte ha avuto anche un malore. Aveva molti amici Paolo Da Rold non solo nel Bellunese, ma anche in altre province. Alle 19.30 un ultimo sms uno di loro in cui il 44enne raccontava proprio di quella visita in Pronto soccorso. L'Usl 1 ha confermato l'accesso al pronto soccorso avvenuto nella giornata di giovedì. Non vuole commentare però. «Non possiamo che esprimere vicinanza alla famiglia - dicono dall'Usl - era un nostro dipendente. Faremo le verifiche via via che va avanti l'iter e rimandiamo i commenti a un momento successivo».
Paolo lascia il papà Giuseppe, la mamma Bruna e la sorella Pierangela.

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