Tenta l'impresa in bici: stremato, chiede aiuto sul Fadalto

Venerdì 18 Agosto 2017
BELLUNO - La meta era Sappada, ma non ci è mai arrivato. La sua corsa in bicicletta si è fermata molto prima. Si è dovuto arrendere, ormai stremato e senza forze, sul Fadalto: è stato costretto a chiedere aiuto al 118. Il 17enne trevigiano è stato portato al pronto soccorso del San Martino di Belluno dove ha passato la notte in osservazione, per poi essere dimesso in mattinata.
Il giovane ciclista forse non aveva calcolato bene l'impegno che richiede quel lungo percorso da Quinto di Treviso, da dove è partito, a Sappada, dove voleva arrivare. Forse non aveva valutato la salita e la pendenza che avrebbe dovuto affrontare sulla statale 51. Forse non aveva calcolato che sono 156 chilometri, gran parte dei quali in salita. È per questo che mercoledì sera, convinto di farcela, si è messo in sella e è partito per realizzare quella impresa, che sognava. Quinto-Sappada, tutto in una notte. È partito alle 23 e ha iniziato a pedalare con l'entusiasmo dei sui 17 anni.
Tutto è andato bene, all'inizio. Certo se lè presa con calma e ci ha messo diverse ore tanto che alle 4 di mattina era appena arrivato sul Fadalto. Proprio lì, in località Farra d'Alpago, dopo la tremenda salita i tornanti affrontati con il buio, a 68 chilometri da casa, si è arreso. Ha chiesto aiuto. «Ho male a una gamba», ha detto il ragazzino e sul posto è corsa un'ambulanza con il personale sanitario per soccorrerlo. È stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Belluno dove è stato trattenuto in astanteria fino alla mattina quando è stato dimesso, dopo il riposo.

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