Specificità anche nello sport. La provincia dolomitica rivendica il suo essere

Mercoledì 24 Agosto 2016
Specificità anche nello sport. La provincia dolomitica rivendica il suo essere "speciale". E chiede un'attenzione particolare per strutture e attività sportive. Un'attenzione fatta di risorse e finanziamenti per campi da calcio, palestre e piste di atletica. Per ampliare l'offerta sportiva per i giovani e le società locali. Del resto, ci sono anche una legge nazionale (la 56 del 2014, la famigerata Delrio) e una legge regionale (la 25 del 2014) a riconoscere la specificità di Belluno, provincia interamente montana e confinante con Stato estero: perché non pensare ad una differenziazione anche nello sport? Palazzo Piloni ci ha pensato. Ha colto un'idea nata dal Csi (Centro Sportivo Italiano). E l'ha elaborata per proporla al Coni. Il progetto si chiama Dolomiti in movimento ed è finito sui tavoli che contano della politica dello sport. «Si tratta di un progetto messo a punto a partire da un'idea di Dario Dal Magro (ex presidente del Csi Belluno e oggi consigliere nazionale del Csi, ndr) - sottolinea Roberto Padrin, vice presidente della Provincia con delega allo sport - Assieme a lui, a Luciano Trevisson del Coni provinciale e a Oscar De Pellegrin di Assi Onlus, abbiamo presentato il nostro piano al presidente del Coni Malagò. L'obiettivo è riuscire a dare alle nostre società sportive e ai nostri giovani strutture all'altezza. Per fare attività e costruire i campioni del domani». Ma anche per uno scopo sociale e di crescita economica, perché lo sport è uno dei modi migliori per togliere i ragazzi dalla strada e dai bar. E per ampliare l'offerta turistica del Bellunese. Il funzionamento del progetto è semplice: far arrivare in provincia fondi dedicati allo sport, ad uso esclusivo del territorio bellunese, in quanto provincia speciale. Come succede a Trento e Bolzano, che beneficiano di fondi Coni ad hoc. Risorse per costruire strutture adeguate. Nessuna cattedrale nel deserto o campi sovradimensionati: solo quello di cui il territorio ha bisogno. E oggi, il Bellunese, ha bisogno di campi sportivi: il Sois calcio si è dovuto rimboccare le maniche e crearsi di tasca sua un campo. Il Belluno, gira mezza provincia per far allenare il settore giovanile.

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