BELLUNO - (a.tr.) «Come ogni anno sarà un inferno girare nei boschi. Tanti auguri a chi ama la natura». Il presidente della sezione provinciale Enpa di Belluno Cristiano Fant affila gli strali: la stagione venatoria è ripartita e riprende il braccio di ferro con i cacciatori. In particolare l'attivista ci tiene a mettere in guardia la popolazione, dopo la denuncia della cittadina Claudia Molin Pradel impaurita per la presenza di cacciatori a pochi metri dalla propria abitazione. «Ogni sindaco è tenuto a prendere una posizione forte - dichiara Fant facendo appello alle istituzioni per una più severa regolamentazione dell'attività e per maggiori controlli -, in difesa di chi, innocente, si trova a dover sopportare indifeso la presenza di persone armate e spesso incapaci di usare l'arma che hanno in mano. Certo la legge permette ai cacciatori di invadere la proprietà privata senza problemi, ma vieta di praticare l'esercizio venatorio nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro». Insomma, è ora di riprendere in mano la questione e di riaccendere l'opposizione perchè, a detta di Fant, è a repentaglio la vita degli stessi cittadini. Dopo la scorsa stagione caratterizzata dalla battaglia silenziosa e ostinata degli animalisti contro la caccia alla volpe, quella appena avviata ha potrebbe essere ugualmente di fuoco. «Dover vivere nel terrore a casa propria perchè degli hobbisti, non li definirei mai professionisti, girano nel cortile armati - conclude Fant - oggi è un chiaro segnale che la caccia ha qualcosa di veramente sbagliato».
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".