Si riaccende lo scontro nel Pd La sinistra minaccia di votare no

Lunedì 30 Maggio 2016
ROMA - Il muro della maggioranza Pd contro la richiesta di Pier Luigi Bersani di modificare l'Italicum o garantire l'elettività dei senatori in cambio dell'appoggio al referendum costituzionale, scatena i dissidenti che adesso minacciano le mani libere sul voto di ottobre. Colpa anche dell'intervista che ha rilasciato ieri il ministro Dario Franceschini a Repubblica accusando chi vota no al referendum di voler «usare una riforma attesa da 30 anni» per buttare giù Matteo Renzi, «atto contro il Paese» e chiudendo a qualsiasi ipotesi sia sull'elettività dei senatori – consiglieri regionali che su possibili modifiche all'Italicum. Così le due ali della minoranza dem, quella di Gianni Cuperlo e quella dei bersaniani, sono andate all'attacco. Cuperlo ha bollato l'intervista di Franceschini come «espressione imbarazzante di una profonda disonestà politica e intellettuale» e il senatore Federico Fornaro, vicino all'ex segretario Bersani ha accusato Franceschini di «memoria corta sulla mediazione che fu trovata all'interno del PD prima dell'ultimo voto sulla riforma costituzionale», ricordandogli «l'emendamento al testo della riforma che prevede che i senatori-consiglieri regionali siano eletti in conformità con le scelte espresse dagli elettori».

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