Se non arriva la neve ultime sciate sul colle

BELLUNO - (DT) Occhi puntati sul meteo. Per capire quanto avanti andrà la stagione invernale del Nevegal non c'è altro sistema. Dovesse arrivare un po' di neve, gli sciatori potranno continuare a godersi le piste del Colle ancora per qualche settimana. Altrimenti, la chiusura anticipata è dietro l'angolo. L'Alpe aspetta. Non può fare diversamente. Perché al tempo non si comanda. E se avesse potuto comandare, avrebbe chiesto un inverno diverso. «La nostra idea è andare avanti fino a tutto il mese di marzo - dice Piero Casagrande, direttore di Alpe del Nevegal srl -. Ma dobbiamo fare i conti con la neve. Se il meteo ce ne concede ancora un po' nei prossimi giorni, possiamo tenere aperto ancora qualche settimana. Altrimenti, passate le vacanze di Carnevale (27 e 28 febbraio, 1° marzo, ndr) dovremo ragionare sulla condizione della neve e valutare di chiudere prima». Già, la neve. Questa sconosciuta. L'inverno 2016-2017 è stato (ed è) uno dei più avari di manto bianco. E quando ad una ski area manca la neve, sono guai. Soprattutto perché l'Alpe ha sul tavolo un tema non propriamente facile da risolvere. Quello della scadenza della sciovia delle Erte. L'impianto muore con il 2017. E il dubbio è quanto mai amletico: rinnovare o non rinnovare? Il costo si aggira sui 500mila euro. Certo, c'è il contributo per gli impianti a fune al 50%. Ma un'annata di gran neve avrebbe potuto far propendere con più decisione verso il «sì, si rinnova». Le condizioni attuali, invece, lasciano apertissimo il dubbio. «Non abbiamo ancora preso una decisione - conferma Casagrande - Dopo tre anni con poca neve e tante spese è difficile avere a disposizione la cifra necessaria a fare investimenti importanti. Quest'anno, ad esempio, in tutta la stagione abbiamo avuto solo 40 centimetri di neve. Abbiamo fatto il possibile per preparare lo stesso le piste. E il buon andamento degli ultimi week-end ci sta dando ragione: in questi giorni c'è anche qualche habitué della settimana bianca in Nevegal. Però l'assenza di neve naturale pesa». Intanto l'infopoit del Colle è entrato in funzione. E l'Alpe se ne prende cura. «A fine stagione faremo una statistica delle richieste principali fatte dai turisti - conclude Casagrande -. L'idea è di migliorare sempre di più l'offerta». Meteo permettendo.