BELLUNO - (D.T.) Per mettere a norma le scuole superiori bellunesi servirebbe un mare di soldi. «Qualcosa come 100 milioni di euro». A dare la cifra è l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin (foto). Che interviene sulle difficoltà in cui versa la Provincia di Belluno. Tra tagli ai trasferimenti e prelievi forzosi, Palazzo Piloni non ha le risorse per intervenire sugli adeguamenti antisismici degli edifici scolastici. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dal consigliere Ezio Lise. E verrà ribadito venerdì mattina, quando in Provincia ci sarà la mobilitazione sull'edilizia scolastica e quando verranno dati i numeri delle ultime indagini sismiche sulle strutture delle scuole superiori. «L'avevo detto - interviene Bottacin -. Quando ero presidente della Provincia avevo spiegato che le scuole superiori, a parte due, non erano a norma. Ma l'opposizione mi rispose che l'amministrazione precedente aveva lasciato le scuole a posto. Allora chiesi agli uffici della Provincia e all'ingegner Soppelsa di stilare una lista degli interventi necessari alla messa a norma. La tabella finale diceva 100 milioni di euro. Dopo un confronto con l'assessore De Kunovich, facemmo una lista delle priorità e cominciammo con i primi interventi. In alcuni casi si trattava di lavori da poco». Nessun allarmismo, certo. Ma se la messa a norma costa, la sicurezza non ha prezzo. Peccato che la Provincia non abbia a disposizione neanche un euro.
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