FELTRE - È scappata nel cuore della notte di casa con l'auto per andare a uccidersi. Tragedia ieri a Mugnai dove una 50enne, P.R., è stata ritrovata ormai senza vita nel canale artificiale dell'Enel a Anzù. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Feltre, che hanno ricostruito gli attimi prima della morte della donna e accertato che si trattava di un suicidio.
L'allarme è scattato intorno alle 4.30 di ieri notte quando i famigliari si sono accorti che la donna non era in casa. Immediata la richiesta di aiuti e la macchina dei soccorsi si è messa in moto. L'auto è stata trovata nei pressi di Anzù: la donna è stata trovata incastrata sulla griglia del canale Enel. È intervenuta la squadra dei vigili del fuoco con i 5 uomini del distaccamento di Feltre e il personale del nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale) arrivati da Belluno. I pompieri si sono calati nelle acque, che hanno una profondità di qualche metro, e hanno recuperato la donna. Il medico ha constatato la morte. I militari, in contatto con il magistrato di turno, il pm Paolo Sartorello, hanno autorizzato la rimozione della salma, che è già a disposizione dei famigliari. Il corpo della donna è stato portato all'obitorio dell'ospedale di Feltre.
Intorno alle 9 di ieri mattina la notizia della morte della donna si è diffusa, anche nella congregazione dei Testimoni di Geova di cui faceva parte. «Un fulmine a ciel sereno - dice il portavoce -. La famiglia era molto unita non avevano nessun tipo di problema. La comunità è rimasta scossa da questa tragedia, dovuta forse a un malessere interiore che non era riuscita a gestire. Quello che è accaduto non ha nulla a che fare con la religione». La 50enne era sposata e aveva un figlio 15enne. Era figlia di uno dei primi anziani della congregazione Belluno-Primiero.
L'allarme è scattato intorno alle 4.30 di ieri notte quando i famigliari si sono accorti che la donna non era in casa. Immediata la richiesta di aiuti e la macchina dei soccorsi si è messa in moto. L'auto è stata trovata nei pressi di Anzù: la donna è stata trovata incastrata sulla griglia del canale Enel. È intervenuta la squadra dei vigili del fuoco con i 5 uomini del distaccamento di Feltre e il personale del nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale) arrivati da Belluno. I pompieri si sono calati nelle acque, che hanno una profondità di qualche metro, e hanno recuperato la donna. Il medico ha constatato la morte. I militari, in contatto con il magistrato di turno, il pm Paolo Sartorello, hanno autorizzato la rimozione della salma, che è già a disposizione dei famigliari. Il corpo della donna è stato portato all'obitorio dell'ospedale di Feltre.
Intorno alle 9 di ieri mattina la notizia della morte della donna si è diffusa, anche nella congregazione dei Testimoni di Geova di cui faceva parte. «Un fulmine a ciel sereno - dice il portavoce -. La famiglia era molto unita non avevano nessun tipo di problema. La comunità è rimasta scossa da questa tragedia, dovuta forse a un malessere interiore che non era riuscita a gestire. Quello che è accaduto non ha nulla a che fare con la religione». La 50enne era sposata e aveva un figlio 15enne. Era figlia di uno dei primi anziani della congregazione Belluno-Primiero.
