ROMA - C'è il dossier economico, con un Pil ellenico tornato ufficialmente

Sabato 13 Febbraio 2016
ROMA - C'è il dossier economico, con un Pil ellenico tornato ufficialmente in recessione. Ci sono gli scontri di piazza fra la polizia e gli agricoltori ad Atene. E il confronto rovente con l'Europa sulle frontiere esterne, con un ultimatum alla Grecia che rischia di portare dritto alla sospensione di Schengen. Come se non bastassero lo spread tornato sopra 1.000 e i dubbi sul risorgere del rischio 'Grexit' sollevato persino dal Fondo monetario internazionale, per il premier greco Alexis Tsipras si aprono tre partite difficilissime. Con un -0,6% nel quarto trimestre dopo il -1,4% dei tre mesi precedenti, l'economia torna ufficialmente in recessione il giorno dopo l'allarme, lanciato dal capo economista del Fmi Poul Thomsen. A meno, come dice il Fondo monetario internazionale, di un taglio del debito o una riforma delle pensioni incisiva.
Contro quella riforma, contro un inasprimento fiscale che triplicherebbe i loro contributi, ieri hanno protestato centinaia di agricoltori ad Atene, arrivati da tutta la Grecia per una manifestazione in cui sono esplosi scontri violenti con la polizia, fra cassonetti incendiati, lanci di pomodori, sassi e bastonate da una parte e lacrimogeni degli agenti in divisa antisommossa dall'altra. Tsipras è stretto fra la protesta e le richieste dei creditori: i mercati vogliono «misure reali e simboliche» che dimostrino che il governo ha in mano la situazione, spiega Tassos Anastasatos, economista di di Eurobank Ergasias. Proprio gli stessi mercati, tuttavia, sono i primi a dire che il 2016 sarà un anno nero per l'economia: la domanda debole delle famiglie, massacrata dai tagli e dalle tasse, dovrebbe essere compensata da investimenti ed export in un contesto di crescita globale che peggiora di giorni in giorno.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci