Prove di scalata alla Torre civica

Domenica 26 Febbraio 2017
Prove di scalata alla Torre civica
Su e ancora su. Per centocinquanta ripidi gradini in legno. Ed ecco, tutto intorno, i tetti della città. E il campanile del Duomo che quasi quasi, con la giornata tersa, ti pare di toccare. Ieri il Fai Giovani, grazie alla collaborazione con gli assessori all'urbanistica Franco Frison e alla cultura Claudia Alpago Novello, ha fatto un regalo ai bellunesi. In trecento, divisi in piccoli gruppi, sono potuti salire sulla Torre civica, scattando foto accanto alla grande campana. L'altana, dai 29 metri di altezza, permette un vista d'incanto a tutto tondo.«È la prima volta che la torre viene aperta al pubblico - sono parole del capo delegazione del Fai, Erminio Mazzucco e anche se il pregio sta solo sull'esterno dell'edificio resta sempre una struttura carica di storia». Venne costruita nel 1403 per volere del Consiglio dei nobili della città. Lo scopo era quello di alloggiare la campana: avvisava di un incendio, scandiva le ore. In realtà l'edificio odierno non è medievale. Sono due i terremoti che l'hanno distrutta: quello del 1873 e quello del 1938. Con fattezze diverse la torre, chiamata dai bellunesi Campanon, è sempre stata ricostruita. Venne acquistata dal Comune di Belluno a metà Ottocento. Curioso che tra la torre e il Regio Palazzo, ovvero l'odierna Prefettura, corresse un ponte passaticio coperto, in legno di larice. Fino al 1840 quando si decise di dare vita eliminarlo, dando autonomia alla Torre civica. Sta di fatto che l'apertura al pubblico ha rappresentato un bel botto. E di ciò occorre dar merito a chi ci ha messo del suo: dai giovanissimi volontari del Fai, guidati da Laura Fregona, fino ai falegnami del Comune. Passando per Orietta Ceiner, archivista, e Gloria Manera, architetta. Sulla scia del gradimento di ieri l'assessore Frison punta a dare vita lunga alla Torre di piazza Duomo, partendo dalla filosofia di rigenerazione urbana per cui occorre ripensare, in maniera estetica ma pure turistica, a nuovi utilizzi di immobili di proprietà pubblica: «Dopo l'approvazione di giunta installeremo sui quattro lati dell'altana della cartine con l'indicazione di alcuni palazzi e alcune chiese e delle montagne che si vedono nel panorama. Poi metteremo dei binocoli diretti su alcuni monumenti o sulle ville, come la Morassutti e la Belvedere».

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