BELLUNO - «Festeggiamo un anno di illegittimità». La segreteria provinciale del Sap bellunese (sindatao autonomo di polizia), ieri mattina era in Prefettura. Ha consegnato al Prefetto di Belluno, Francesco Esposito, la lettera firmata dal segretario generale Sap, Gianni Tonelli, per l'inoltro al Governo. È indirizzata a Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione e arriva a un anno esatto dalla sentenza della Corte Costituzionale sull'illegittimità del blocco dei contratti. «Il contratto nazionale - dice il Sap - è un elemento centrale di equità sociale redistributiva alla base dell'intero sistema. Ogni lavoratore ha il diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto». Eppure l'Esecutivo non ha ancora messo in moto la macchina burocratica per l'adeguamento dei contratti. «Il Ministro Madia aggiunge il Sap in un recente incontro con alcuni sindacati, ha sostenuto che il rinnovo dei contratti pubblici si terrà se ci sarà più sviluppo e maggiore crescita economica. Questo, oltre a sconfessare la sentenza della Corte Costituzionale, è un modo per continuare a fare melina prendendo in giro i dipendenti pubblici, primi tra tutti quelli del Comparto sicurezza (oltre 300mila), i cui sindacati di riferimento non sono stati neppure invitati a sedere al tavolo delle trattative».
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