Polposta, «brutto segnale»

Venerdì 28 Luglio 2017
BELLUNO - «Le notizie dei giorni scorsi che confermano la volontà statale di chiudere gli uffici bellunesi della Polizia Postale ci preoccupano fortemente, non solo per il prezioso lavoro svolto da questo settore specifico della polizia, oggi più che mai di importanza determinante, ma soprattutto perché sono l'ennesimo segnale di un governo che chiacchiera dei massimi sistemi, ma poi dal lato pratico abbandona il territorio a se stesso». A dirlo l'assessore regionale alla specificità di Belluno, che aggiunge: «Slides, annunci trionfalistici, promesse di soldi a carriolate, ma poi nella realtà: tagli, tagli e solo tagli ai contributi e agli investimenti al territorio. I cittadini della provincia partecipano alla solidarietà nazionale con quasi un miliardo di euro annui, corrispondenti al residuo fiscale del Bellunese; meriteremmo certamente un po' di maggior considerazione, soprattutto in quei settori come la sicurezza che dovrebbero essere garantiti parimenti a tutti i cittadini». Infine, l'ex presidente della Provincia fa un promessa: «Scriverò al Ministro degli Interni per evidenziare il nostro disagio sulla questione della Polizia Postale ma non solo, ricordandogli impegni e promesse fatti a parole dai luogotenenti del suo partito sul territorio, sperando almeno da un Ministro di aver per una volta una risposta di sostanza e non solo ciacole».

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