PIEVE DI CADORE - (GB) «Quanto tempo durerà questa situazione definita provvisoria, "temporaneo" è una parola che troppo spesso si traduce in "definitivo", dalle nostre parti; bene che ci si sia attivati, ma la questione va chiusa in pochissimo tempo»: conferma una vigilanza attenta e puntigliosa sulla delicata vicenda del punto nascite all'ospedale di Pieve la presidente del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, Alessandra Buzzo, che si dice preoccupata ed adirata per la notizia giunta come un fulmine a ciel sereno sul Cadore e sul Bellunese. E aggiunge: «Serve un cambio di mentalità da parte della politica, non solo nella gestione sanitaria: servono fondi dedicati alla sanità di montagna, incentivi più importanti per chi sceglie di lavorare in queste aree più svantaggiate, ma al contempo bisogna mantenere queste professionalità, evitando che gli ospedali di montagna diventino solo dei punti di passaggio nella loro carriera. - conclude Buzzo Ma servono infrastrutture , servono servizi, serve dignità, sia per chi lavora sia per chi vive in questi territori; oggi stiamo vivendo i risultati della lungimiranza delle scelte politiche che rischiano di portare le nostre comunità all'estinzione».
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