Patrimonio antico e lingue moderne

BELLUNO - Sabato libero e una miriade di attività pomeridiane. Più l'idea, quanto mai ambiziosa e futuribile, di un liceo europeo. Il Lollino si presenta sotto una nuova veste. E apre alle famiglie per proporre le novità del prossimo anno scolastico. Novità per il rilancio. Perché l'idea di chiudere di fronte ai tre alunni iscritti a febbraio per il prossimo anno scolastico non passa per le teste dell'istituto paritario di via Santa Maria dei Battuti. Insegnanti e famiglie degli alunni (riunite nel Comitato Amici del Lollino) hanno ripensato l'offerta didattica. E la presenteranno alla cittadinanza il 30 maggio, alle 18. «Di fronte alla necessità di diversificare e ampliare l'offerta per non soccombere alla crisi del classico, la risposta è stata forte - fanno sapere dal liceo Lollino -. Per la prima volta a Belluno ci sarà un liceo che offrirà agli studenti del biennio la possibilità di fare lezione dal lunedì al venerdì, con un unico rientro obbligatorio, di pranzare con i compagni negli ambienti dell'attiguo Seminario e di fermarsi a scuola fino alle quattro del pomeriggio per partecipare a numerose attività integrative». Quali? «Potenziamento dell'inglese per poter conseguire le certificazioni Pet e First, un corso di seconda lingua straniera o di avviamento allo studio del diritto, laboratori di teatro, approfondimenti logico-matematici per arrivare più preparati ai test universitari. Senza dimenticare la possibilità di rimanere a studiare o a fare i compiti sotto la guida di un insegnante». La proposta pomeridiana sarà allargata anche agli alunni delle altre scuole. «L'obiettivo non è solo quello di offrire qualcosa di nuovo ai propri studenti, ma di aprirsi alla città - continuano dal Lollino -. Vogliamo provare ad estendere questa occasione anche a studenti di altre scuole che potranno frequentare le attività integrative pomeridiane». Il sogno resta quello del liceo europeo. «Non sarà immediato, ma vogliamo arrivare ad un'offerta modellata sul classico europeo, una scuola in cui allo studio del patrimonio antico si coniuga quello delle lingue moderne, del diritto e dell'economia».