Passaggio all'Anas: comanderà Bologna

Domenica 19 Febbraio 2017
Passaggio all'Anas: comanderà Bologna
Emergenza finita. Ma adesso viene il bello: si aprono prospettive inquietanti per le strade del Bellunese. Sul superamento del blocco dei servizi di Veneto Strade a partire dal 1° marzo non ci sono più dubbi. Ma davvero l'asfalto dolomitico si troverà bene sotto le cure dell'Anas? La domanda è quanto mai d'obbligo, visto che tra le promesse arrivate da Roma (e necessarie per sciogliere il nodo del futuro di Veneto Strade) c'è anche il progetto di ristatalizzazione delle strade ex Anas. Un modo per alleggerire i costi di gestione della Provincia di Belluno (che oggi ha più di 300 chilometri di strade ex statali). Ma forse anche per alleggerire la qualità del servizio. Sicuramente, un modo per spostare lontano da Belluno la cabina di regia della manutenzione. Intanto la delicata situazione di Veneto Strade si avvia a soluzione. Dopo i 5 milioni di euro trovati tra le pieghe del decreto milleproroghe è arrivata una lettera del sottosegretario Bressa che promette altri soldi nel decreto enti locali. Quindi venerdì prossimo l'assemblea dei soci di Veneto Strade dovrebbe dare il via libera alla continuazione del servizio. «Prendiamo atto dell'impegno del Governo per sanare la questione bellunese - dice il governatore del Veneto, Luca Zaia -. Tutto è bene quel che finisce bene». Bastano le promesse arrivate da Roma? «Voglio dare credito alla lettera del sottosegretario Bressa - continua Zaia -. Se non ho letto male, dice che le funzioni della Provincia di Belluno troveranno un finanziamento nel decreto enti locali. Significa che il Governo si impegna a risolvere definitivamente la questione. È chiaro che se non sarà così, ripartirà il conto alla rovescia». Tra le promesse di Bressa, però, c'è anche quella di ristatalizzare le strade ex Anas. Prospettiva non proprio favorevole per il Bellunese. «Passata l'emergenza, mi preoccupa il futuro - dice Quinto Piol consigliere d'amministrazione di Veneto Strade ed ex assessore provinciale alla viabilità -. Non posso non vedere con preoccupazione il ritorno all'Anas. I fatti dimostrano che la gestione Anas costa 28mila euro a chilometro, contro i 14mila euro che pagava la Provincia per le sue provinciali. Tra l'altro, qualitativamente Anas si è mostrata inferiore a Veneto Strade. Senza contare che la ristatalizzazione significherebbe perdere l'unità operativa di Belluno ed essere costretti a rivolgersi a Bologna. Significherebbe perdere un pezzo di autogoverno del territorio, in barba alla legge Delrio e alla legge regionale 25 che considerano Belluno una Provincia speciale. Serve una forte presa di coscienza su questo aspetto».

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