Giro di vite per il Palio di Feltre. La sfida ai XV ducati d'oro deve trovare nuova linfa vitale per poter ripresentarsi nel 2018 al meglio e riconquistare il suo pubblico dopo la mancata corsa dei cavalli dell'ultima edizione. Lo può fare con nuove idee che pare stiano prendendo piede nei pensieri dei contradaioli, ma soprattutto lo deve fare con l'aiuto del Comune di Feltre e della città.
La presidente dell'Associazione Palio di Feltre (Apf) abbraccia questo pensiero: «La macchina organizzatrice dell'iniziativa è già in moto per la prossima edizione e ci sono già dei mattoni importanti che hanno trovato posto nelle fondamenta, ma c'è bisogno di capire se il Comune di Feltre ci tiene a questo evento. Ci sono molti volontari che lavorano per creare la manifestazione e questi devono essere motivati nel modo giusto. Il Comune con il Palio sostiene quindi un tessuto sociale che si snoda per tutta la città, città che deve a sua volta sostenere questo evento e tutti i suoi volontari che saranno pronti a loro volta ad aiutare il Comune e Feltre stessa».
La presidente va subito al nodo principale: «La questione principale è l'area di Prà del Moro. Attenzione, non parlo solo della pista, ma di tutta l'area. Quando il museo sarà pronto cosa vorrà fare il Comune dell'intera area? Al museo è necessario l'allacciamento alla rete del gas, opera che pare attraversi la pista, possiamo puntare ad un rifacimento dell'anello sfruttando questi lavori? Sono solo due domande delle molte che potrei fare. Ai più i XV ducati d'oro sono solo la sfida, ma va ricordato che dietro a questo evento c'è un indotto notevole che porta lavoro a molte aziende».
La presidente spiega l'affermazione: «Il servizio di grafica, la stampa, le opere elettriche, i fornitori di bevande, i veterinari sono tutti servizi che vengono pagati e che vivono in parte con la manifestazione. Proprio per questo bisogna capire quanto Feltre voglia il suo Palio».
Boldo conclude: «L'edizione appena chiusa mi ha dato grandi soddisfazioni almeno per il sabato, al maltempo non si comanda. Posso dire che tutto quello che proponiamo a Feltre ci viene invidiato, ma dobbiamo salvaguardarlo».
La presidente dell'Associazione Palio di Feltre (Apf) abbraccia questo pensiero: «La macchina organizzatrice dell'iniziativa è già in moto per la prossima edizione e ci sono già dei mattoni importanti che hanno trovato posto nelle fondamenta, ma c'è bisogno di capire se il Comune di Feltre ci tiene a questo evento. Ci sono molti volontari che lavorano per creare la manifestazione e questi devono essere motivati nel modo giusto. Il Comune con il Palio sostiene quindi un tessuto sociale che si snoda per tutta la città, città che deve a sua volta sostenere questo evento e tutti i suoi volontari che saranno pronti a loro volta ad aiutare il Comune e Feltre stessa».
La presidente va subito al nodo principale: «La questione principale è l'area di Prà del Moro. Attenzione, non parlo solo della pista, ma di tutta l'area. Quando il museo sarà pronto cosa vorrà fare il Comune dell'intera area? Al museo è necessario l'allacciamento alla rete del gas, opera che pare attraversi la pista, possiamo puntare ad un rifacimento dell'anello sfruttando questi lavori? Sono solo due domande delle molte che potrei fare. Ai più i XV ducati d'oro sono solo la sfida, ma va ricordato che dietro a questo evento c'è un indotto notevole che porta lavoro a molte aziende».
La presidente spiega l'affermazione: «Il servizio di grafica, la stampa, le opere elettriche, i fornitori di bevande, i veterinari sono tutti servizi che vengono pagati e che vivono in parte con la manifestazione. Proprio per questo bisogna capire quanto Feltre voglia il suo Palio».
Boldo conclude: «L'edizione appena chiusa mi ha dato grandi soddisfazioni almeno per il sabato, al maltempo non si comanda. Posso dire che tutto quello che proponiamo a Feltre ci viene invidiato, ma dobbiamo salvaguardarlo».
