BELLUNO - Dopo la chiusura delle indagini la Procura si appresta a comunicare quanto ricostruito alla Corte dei Conti. Sarà poi la Procura erariale a verificare eventuali anomalie o danni per l'ente pubblico. «Anche gli amministratori - sottolinea il procuratore Francesco Saverio Pavone - potrebbero essere chiamati a un'azione di responsabilità». I fatti accertati dagli inquirenti con tanto di gps sulle vetture riguardano solo un breve periodo (poche settimane), ma il regolamento è di 20 anni fa. Molti percorrevano anche più di 100 chilometri tra casa e lavoro: un costo enorme tra carburante e usura del mezzo. Nelle indagini però, per ora, non è stato ricostruito il presunto danno: i problemi di risarcimento potrebbero derivare però dall'eventuale azione della Corte dei Conti.
Le posizioni di Procura e Provincia su questa vicenda sono agli antipodi. Per Pavone «nessun atto amministrativo può autorizzare a compiere un reato», ed è pacifico che chi utilizza l'auto di servizio a spese della Provincia incorre nell'ipotesi di peculato. Per la Provincia gli agenti stavano operando secondo le regole. Per questo è probabile che i 30 indagati nel caso di un eventuale rinvio a giudizio affronteranno il processo pubblico per dimostrare la loro innocenza. In ogni caso l'accusa non sarà sostenuta da Pavone, che con fine 2016 andrà in pensione.
Le posizioni di Procura e Provincia su questa vicenda sono agli antipodi. Per Pavone «nessun atto amministrativo può autorizzare a compiere un reato», ed è pacifico che chi utilizza l'auto di servizio a spese della Provincia incorre nell'ipotesi di peculato. Per la Provincia gli agenti stavano operando secondo le regole. Per questo è probabile che i 30 indagati nel caso di un eventuale rinvio a giudizio affronteranno il processo pubblico per dimostrare la loro innocenza. In ogni caso l'accusa non sarà sostenuta da Pavone, che con fine 2016 andrà in pensione.