Occhialeria locomotiva della ripresa

Martedì 21 Febbraio 2017
BELLUNO - L'occhiale salva Belluno. E fa vedere meglio l'andamento economico. Ormai è un dato di fatto, confermato dalle ultime analisi sul settore manifatturiero: la produzione industriale made in Belluno è trainata dall'export. Ed export significa soprattutto stanghette e lenti. Il quadro della situazione è pennellato dalla Camera di Commercio di Belluno e Treviso, che ha stilato ieri il rapporto della manifattura relativo al quarto trimestre 2016. La produzione, in cifre, dice che il Veneto ha chiuso il 2016 in crescita del +2,7% su base annua. A Belluno, invece, l'indicatore della produzione industriale cresce del 5,4% (molto meglio rispetto alla vicina Treviso, dove la crescita si ferma all'0,8%). «Coesistono sempre di più situazioni e dinamiche molto differenziate - sintetizza Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio -. Il manifatturiero bellunese ne risente meno, stante la sua polarizzazione sull'occhialeria. È stato un anno in cui il commercio mondiale ha rallentato molto. Ma le cose sembrano migliorare per il 2017. Lo dicono gli analisti internazionali. Lo vediamo già dalla raccolta ordini dall'estero, che torna ad accelerare: per Belluno si prevede un +11,3%. Quello che preoccupa è invece il consumo interno che può riservare sorprese negative al mercato». Colpo di reni per la produzione industriale bellunese sul finale d'anno. L'indice della produzione per le imprese con oltre 10 addetti ha registrato un aumento del 2,2% congiunturale, recuperando il riscontro negativo (-1%) del terzo trimestre. Ancora maggiore l'incremento su base annua che è risultato pari al 5,4% (superiore al 5,2% rilevato nel secondo trimestre e, in serie storica, il migliore dal secondo trimestre 2015). Anche le imprese di piccole dimensioni hanno risentito del momento favorevole. Sul piano del fatturato, la variazione tendenziale mostra un deciso +5,1%, e sintetizza un andamento favorevole sia del mercato interno (+4,2%) sia di quello estero (+8%). Trend positivo per gli ordinativi che dimostrano di aver superato la debolezza ravvisata nel 3. trimestre. Il portafoglio ordini risulta in crescita anche grazie al ritrovato vigore delle acquisizioni oltre frontiera.
Damiano Tormen

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