BELLUNO - (M.F.) Tra gli articoli ai quali Gianfranco Dal Canale teneva di più, c'è sicuramente l'intervista a Michel Platini. Era l'ottobre del 1985, quando la Juventus trascorse alcune giornate in ritiro a Belluno, alla Carpenada, tra una partita a Verona e un'altra a Udine. «Senza volerlo, la Juve riporta il suo re, Michel Platini, alle sue origini - scriveva Dalka -. Se Platini per padre è novarese, di Agrate Conturbia precisamente, ha anche però sangue bellunese. La nonna materna, Prima Troian, è infatti nativa di Sospirolo, un paesino alle pendici dei Monti del Sole... Quando glielo diciamo, subito s'accende, la cosa lo interessa, ci chiede di tenersi il grafico dell'albero genealogico che gli abbiamo portato e la copia dell'estratto dell'atto di nascita. "La porto alla mia mamma" ci ha detto». Il titolo dell'articolo? «Platini sbalordito: si è scoperto bellunese». Poi Gianfranco racconta l'umore, il sorriso «tutto francese» che Platini tende a nascondere. «Che sia stanco di questa esperienza... o che cominci a non divertirsi più», è la chiusura di Dalka. Per chi non lo sapesse, Platini si ritirò a soli 32 anni, nel 1987. Perché non si divertiva più.
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