«Motrici a corrente: è diventata una priorità»

Giovedì 20 Luglio 2017
BELLUNO - (D.T.) «Batto il ferro in continuazione». Elisa De Berti ha un sogno per il Bellunese: l'elettrificazione dell'anello basso della ferrovia (Feltre-Belluno-Ponte nelle Alpi) per Cortina 2021. Fattibile? Sì, secondo l'assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti. Perché il cantiere sarebbe abbastanza semplice. La Regione Veneto del resto ha investito parecchio sulla partita dell'elettrificazione: ha adeguato il contratto di servizio con Trenitalia, a patto che si arrivasse al finanziamento dell'elettrificazione. E ha fatto inserire i binari bellunesi nella lista della spesa di Rfi (Rete ferroviaria italiana). «Puntiamo ad avere l'anello basso del Bellunese elettrificato entro dicembre 2020 - dice l'assessore De Berti -. Ho fissato l'asticella anche con Rfi. Del resto, le altre tratte sono già in progettazione, per cui mancherebbe solo la Montebelluna-Feltre-Belluno e la Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi». L'elettrificazione, poi, sarebbe utile (per non dire indispensabile) anche al Treno delle Dolomiti. Il treno dei desideri corre solo sulla carta, al momento. Ma è già carico di aspettative. «Il treno delle Dolomiti permetterà alle terre alte la creazione di una situazione inedita che metterà le basi per un legame più stretto con la pianura e in particolare con Venezia - dice Claudia Scarzanella, neo presidente di Confartigianato Belluno -. Intercettare i flussi turistici che fanno capo a Venezia (oltre 20 milioni di persone all'anno, ndr) consentirebbe un incremento considerevole di presenze nel nostro territorio».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci