Mosca, trovata morta in camera Giallo sulla ricercatrice padovana

Mercoledì 26 Ottobre 2016
Trovata morta a Mosca, nella camera del collegio. Giorgia Bernardele, 26 anni, vicentina di Sarcedo, si trovava nella capitale russa come ricercatrice all'Università statale per le Scienze Umanistiche. Il suo corpo è stato scoperto alcuni giorni dopo il decesso: la polizia, in seguito a una segnalazione, ha dovuto sfondare la porta della stanza chiusa a chiave dall'interno. Stroncata da un malore, ipotizzano gli investigatori, ma si attende l'esame autoptico per chiarire le cause del decesso.
Già brillante studentessa della Scuola Galileiana, polo accademico per studenti da lode, era entrata come dottoranda al dipartimento di studi linguistici e letterari del Bo. A Mosca, dove risiedeva da quasi un anno, si occupava di letteratura romena. Giovedì, l'ultimo contatto con l'Italia. Scrive una mail al professore con il quale sta preparando la tesi. Poi, più nulla. Il silenzio.
Cosa sia accaduto, è tutto da accertare. La mamma Michela ha ripetuto che sua figlia stava bene, che era in salute. I genitori, avvisati lunedì notte dal consolato italiano a Mosca, sono subito partiti per la capitale russa.
«Siamo addolorati - diceva ieri il sindaco di Sarcedo Luca Cortese -. La famiglia, originaria di Thiene, è arrivata qui da noi una decina di anni fa. Ma conosco la mamma di Giorgia. È insegnante, lavora con i bambini, e aveva partecipato a tante riunioni con il nostro gruppo amministrativo. Siamo pure noi in attesa di notizie».
Una fuoriclasse, bravissima, un vero talento. Così Annalisa Oboe, professoressa al dipartimento di studi linguistici e letterari dell'università, dipinge Giorgia. «È una grande perdita - dice - non solo dal punto di vista umano, ma anche scientifico».
Cordoglio da parte del rettore Rosario Rizzuto: «La notizia arrivata da Mosca della scomparsa di Giorgia Bernardele, giovane studentessa e dottoranda del nostro ateneo - afferma -, lascia nel dolore l'intera comunità dell'università. A nome mio e di tutto l'ateneo porgo le condoglianze alla famiglia e agli amici di Giorgia». Nel 2013, inoltre, era stata premiata tra i mille giovani talenti del Nordest nell'ambito del premio Città impresa.
E la ricorda con tenerezza pure Maria Gabriella Strinati, assessore alla Cultura a Thiene e professoressa di italiano al liceo classico Corradini. «Sono stata sua insegnante per tre anni - dice -. Una ragazza molto riservata, intelligente, profonda. La rimproveravo, perchè non terminava mai i compiti in classe in tempo. Scriveva, scriveva, scriveva. Ma questa era la sua natura. Mai presa la scuola e l'apprendimento in maniera superficiale. E poi, non posso dimenticare la sua bella famiglia. Padre e madre venivano insieme ai colloqui con noi insegnanti. Nello stesso liceo ha studiato sua sorella minore. Lha ritrovata poi mio marito all'università, con lui Giorgia ha dato un esame. Sempre tanto brava, come prometteva al liceo».
Parla per lei la Rete degli amici di Facebook. C'è chi scrive Luminosa, Meravigliosa, Interessante. Nelle immagini resta il suo sorriso ancora da bambina, resta lo sguardo dolce dietro gli occhiali, come se guardasse lontano, e con gioia, al mondo dei maestri.
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