Miha: «Non vado via Il mio futuro al Milan»

Mercoledì 9 Marzo 2016
Miha: «Non vado via Il mio futuro al Milan»
MILANO - «Io ho solo due cose, le palle e la parola, ho sempre mantenuto tutte e due». A modo suo, Sinisa Mihajlovic bolla come «voci prive di fondamento» le indiscrezioni secondo cui avrebbe deciso di lasciare il Milan a giugno. È però tutt'altro che improbabile lo scenario del quarto cambio in due anni sulla panchina rossonera, perché non è mai decollato il feeling con Silvio Berlusconi e la sconfitta col Sassuolo rischia di aver aperto la crepa decisiva fra presidente e allenatore. Da tempo proprio l'allenatore del Sassuolo Di Francesco e quello del Bologna Donadoni sono seri candidati al vaglio di Berlusconi. A sua volta, da settimane Mihajlovic va ripetendo col sorriso che comunque «a casa non ci resto, sennò mia moglie chi la sente...». In passato ha lasciato il Catania per la Fiorentina, la Serbia per la Sampdoria e poi la Sampdoria per una fra Milan e Napoli. L'estate scorsa scelse i rossoneri, ora in caso di divorzio potrebbe ricevere offerte dalla Lazio, dall'Inghilterra, o anche per la Cina.
«Ho un contratto con il Milan e penso si stiano costruendo le basi per i futuri successi, che mi piacerebbe raggiungere qua», spiega il serbo, smentendo rumors che potrebbero incrinare l'atmosfera di serenità che si respira a Milanello da qualche tempo e rivendicando attributi e serietà: «In questo mondo ho solo due cose, le palle e la parola, e ho sempre mantenuto tutte e due. Se qualcuno non ci crede si informi con i miei ex presidenti e direttori sportivi. Mihajlovic si può discutere come allenatore ma non come uomo, questo è sicuro». L'ex interista può portare i rossoneri al primo trofeo dopo cinque anni, ma prima della finale di Coppa Italia deve riconquistare un posto in Europa League, visto che la Champions è ormai una chimera. «Per due mesi sono stati tutti tranquilli, poi basta una sconfitta per far cominciare le solite storie sul futuro della panchina. Adesso - nota sarcastico - l'allenatore è di nuovo Di Francesco, prima Mihajlovic doveva essere cacciato, poi Berlusconi lo ha coccolato, ora è Mihajlovic che se ne va: si passa da un estremo all'altro. Dove si sta meglio che al Milan? Ci possono essere problemi ma succede dappertutto. Non finirò mai di ringraziare Berlusconi e Galliani di questa possibilità».
Intanto, dopo la terza espulsione, è arrivata la squalifica per un turno e contro il Chievo a guidare la squadra sarà il vice, Nenad Sakic.
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