Migliaia di musulmani in piazza «Sharia subito, morte agli infedeli»

Martedì 29 Marzo 2016
ISLAMABAD - I terroristi che hanno massacrato 72 persone che partecipavano ai riti cristiani della Pasqua non sono certamente degli isolati, in Pakistan. Nella capitale Islamabad, almeno quattromila musulmani hanno inscenato una manifestazione di piazza per chiedere l'imposizione immediata della Sharia, la legge coranica, a tutto il Paese, e la sollecita impiccagione di Asia Bibi, la donna cristiana accusata di blasfemia, e di altri 17 cristiani in carcere con la stessa accusa, e tutti passibili della pena di morte solo perché accusati di aver mancato di rispetto al Profeta.
A guidare la protesta era Muhammad Ashraf Asif Jalali, presidente del movimento islamico fondamentalista Tehreek Labbiak Ya Rasool. Arroccato su un container, Jalali assicura di voler andare «fino alle estreme conseguenze» a sostegno della piattaforma di rivendicazioni islamiche consegnata al governo. Jalali chiede che «tutti i condannati per blasfemia (sono almeno 18), compresa Asia Bibi, che si trovano nelle carceri del Paese siano messi a morte». Inoltre, cha «sia introdotta la Sharia» e che Mumtaz Qadri, il musulmano impiccato per aver ucciso un ministro solo perché questi si era permesso di criticare la legge sulla blasfemia, sia «riconosciuto martire».

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