Merkel: la Russia fermi i raid in Siria

Martedì 9 Febbraio 2016
BEIRUT - Una «nuova tragedia umanitaria» è in corso, secondo il premier turco Ahmet Davutoglu, nel nord della Siria, dove da giorni i bombardamenti di Mosca hanno costretto alla fuga verso la Turchia decine di migliaia di civili, tra cui donne e bambini. «Non sono solo scioccata ma anche inorridita per le sofferenze subite dai civili in seguito ai raid russi», ha denunciato la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando ad Ankara con Davutoglu. Ma i civili siriani in fuga dal fuoco di Mosca sono anche nel sud, al confine con la Giordania. Circa 30mila persone hanno abbandonato le loro case nelle ultime 48 ore nella regione di Daraa, investita dall'offensiva lealista sostenuta da Russia, Iran e dagli Hezbollah libanesi. E nel giorno in cui il Canada annuncia che da fine febbraio cesserà di bombardare obiettivi Isis in Siria e in Iraq, emergono nuove prove che nell'escalation militare russa e governativa siriana vengono usate anche armi non convenzionali, come le bombe a grappolo, bandite dai trattati internazionali.
Sulla nuova crisi umanitaria causata dall'offensiva russa e lealista nella regione di Aleppo, Merkel ha affermato che Germania e Turchia intendono fare pressioni congiunte sull'Onu per chiedere di far rispettare la risoluzione di dicembre, che invitava tutte le parti coinvolte nel conflitto a interrompere immediatamente qualsiasi attacco nei confronti della popolazione civile. La Mezzaluna rossa turca ha intanto riferito di 35mila siriani ammassati al confine. Tra questi, 20mila si trovano in campi informali a ridosso della frontiera, in territorio siriano. Operatori umanitari turchi hanno inviato oltre confine tende da campo e aiuti umanitari, e Ankara ribadisce che per il momento non intende aprire la frontiera: lo faremo «quando sarà necessario», ha detto Davutoglu. Altri 30mila civili siriani si apprestano a premere sulla frontiera meridionale con la Giordania in seguito all'offensiva aerea russa a sostegno dell'avanzata governativa nel sud della Siria. Circa 20mila persone in fuga verso il valico di Tel Shihab e altre zone fuori dal controllo del regime a sud-ovest di Daraa. Altre 8mila persone sono in marcia verso Yadude, a nord-ovest del martoriato capoluogo meridionale siriano.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci