Marmolada: torna la guerra dei confini

Lunedì 14 Agosto 2017
Marmolada: torna la guerra dei confini
«Giù le mani dalla Marmolada. La zona del ghiacciaio è terreno di uso civico e appartiene alla frazione di Rocca». Probabilmente la bomba atomica caduta su Hiroshima non ha avuto lo stesso impatto delle parole del sindaco di Rocca Pietore (foto). Poche parole, è vero. Ma pesantissime. Insomma, riscoppia guerra del confine. I luoghi che un secolo fa sono stati teatro del primo conflitto mondiale tornano ad essere terreno di battaglia. Il casus belli, stavolta, è la pulizia dell'ormai fu ghiacciaio. Là dove le nevi perenni stanno diventando un ghiacciolo, spuntano rifiuti di ogni genere. Residui di baracche, scheletri di vecchi impianti di risalita e molto altro. Immondizia, ma anche cimeli della Prima Guerra Mondiale, che saranno raccolti e smistati dal Comune di Canazei. Così vuole l'accordo Galan-Dellai del 2002, che affida alla Provincia di Trento la competenza sul ghiacciaio. Ecco perché il sindaco e i tecnici del municipio trentino hanno effettuato un primo sopralluogo aereo del ghiacciaio sabato scorso. Un'operazione preliminare per programmare la pulizia della Marmolada, già prevista per i prossimi giorni, «per sfruttare al massimo le giornate lunghe e le temperature di agosto» ha detto il sindaco di Canazei, Silvano Parmesani. Il suo collega bellunese, però, chiede almeno che si suoni il campanello prima di entrare in casa altrui. Già, perché il ghiacciaio della Marmolada è casa di Rocca Pietore. «Sono molto contento che si programmi la pulizia della parte di ghiacciaio che si sta sciogliendo: del resto, siamo tutti consapevoli, a Trento come a Belluno, che sia un'operazione necessaria - premette Andrea De Bernardin, primo cittadino di Rocca -. Bene che la Provincia di Trento abbia intenzione di lavorare con personale specializzato per il recupero di quello che emerge dal ghiaccio. Meno bene invece che si chiuda la porta ai volontari e soprattutto ai volontari delle Funivie Marmolada (rigorosamente rocchesani e bellunesi, ndr). E male che ogni volta che si parla della Marmolada ci si dimentichi che quella parte di ghiacciaio non è demanio di Trento, bensì uso civico della frazione di Rocca». Eccolo il punto: la guerra del confine ha una nuova arma, potenzialmente distruttiva. Perché l'uso civico è un diritto che spetta ai componenti di una collettività delimitata territorialmente di godere di terreni o beni immobili appartenenti alla collettività stessa in modo indiviso. «È così da centinaia di anni - aggiunge De Bernardin -. Tanto che nel 1991 i censiti della frazione di Rocca hanno vinto una causa trentennale contro un impiantista trentino che aveva comprato un terreno a Punta Rocca. Non lo poteva comprare, perché quello era ed è terreno di uso civico». Quindi? «Rocca rivendica il suo uso civico: tutto qui».

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