Mantenere l'unità del Pd

Domenica 14 Febbraio 2016
Mantenere l'unità del Pd
ROMA - I cattodem affilano le armi. Hanno fatto partire ieri di primo mattino una lettera indirizzata a tutti i sottoscrittori dell'emendamento sull'affido rafforzato. Mandata a chi «condivide» la linea del no all'adozione per il figlio del partner. E nella quale si dice no al supercanguro perché «non garantisce il confronto» sul tema della stepchild adoption e no a qualsiasi tentazione di comprimere la discussione sulle unioni civili perché così «si vanifica la scelta di lasciare libertà di coscienza» indicata dal segretario del Pd Mateo Renzi.
Tuttavia la missiva che avrebbe dovuto essere pubblica alla fine è rimasta nel cassetto. Sono usciti allo scoperto solo Di Giorgi e Lepri, non gli altri: «Bisogna superare lo stallo. Da una parte – dicono i due dem - il super emendamento a firma Marcucci che ripropone di fatto tutto il ddl Cirinnà e taglia anche gli emendamenti Pd. Dall'altra parte la minaccia della Lega che rischia di allungare i tempi oltre misura. Serve una terza via, non bisogna aprire la guerra degli emendamenti. Il confronto va aperto, non chiuso d'imperio». Il messaggio comunque ha il fine di preservare l'unità. «Chi vuole che la legge sulle unioni civili sia approvata oggi deve operare per mediare», osserva il deputato cattodem Preziosi. Nel gruppo Pd il documento viene visto come un boomerang: avrebbe ridotto il fronte di chi intende opporsi all'emendamento Marcucci che verrà votato martedì.
Intanto, dall'America, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sofferma sul tema ribadendo il suo ruolo di «arbitro». «Ho il dovere di essere neutrale. Non devo supportare posizioni ma solo controllare» che le leggi siano «conformi alla Costituzione».

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