ROMA - Si rafforza la task force messa in campo dal Campidoglio contro lo scandalo «affittopoli». Il Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, «ha chiesto di avviare il potenziamento del personale dei Dipartimenti del Patrimonio e per le Politiche abitative e sociali, per far fronte al lavoro imponente e complesso di censimento e verifica puntuale degli immobili dati in locazione dal Comune e delle relative posizioni». Rafforzata inoltre l'attività operativa della polizia locale, con un incremento delle unità incaricate delle operazioni di verifica e sgombero. Si intensifica così l'azione contro i 'furbetti degli affitti' e le carte su tutta la partita che il commissario invierà presto ai pm potrebbero presto finire in uno dei due procedimenti già avviati in Procura. Da mesi, infatti, i magistrati di piazzale Clodio sono al lavoro con due distinte indagini che riguardano il patrimonio immobiliare del Comune di Roma. Il primo step della nuova verifica ha riguardato gli immobili del primo municipio dove il quadro che emerge è sconfortante: meno del 20% di chi ha in affitto un alloggio comunale nel centro storico è munito di un regolare contratto. Quasi il 50% riguarda contratti scaduti, procedure di sfratti in corso, abusivi non ancora accertati e utenti per cui si sta procedendo alla verifica dei requisiti. Un fenomeno che investe non solo inquilini di case con vista sui Fori, pagate 20 euro al mese, ma anche hotel, ristoranti, ambasciate, ministeri o sindacati che pagano al Comune affitti irrisori. Dal punto di vista penale, comunque, su molte fattispecie dell'intera vicenda si allunga il rischio prescrizione.
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