Lingua blu, i veterinari pubblici: troppi ritardi, la Regione ci ascolti

Venerdì 28 Ottobre 2016
PADOVA - Allarme del Sindacato dei veterinari di medicina pubblica che ha chiesto un incontro urgente al presidente del Veneto, Luca Zaia e all'assessore alla Sanità, Coletto.
La richiesta è stata accelerata dalla mole di attività e di controlli straordinari cui devono far fronte i servizi veterinari delle Ulss a seguito dell'epidemia di Lingua blu in Veneto, dichiarato dal ministero della Salute interamente zona di restrizione, che sta mettendo drammaticamente in luce i danni provocati da una politica regionale di sottovalutazione dei compiti di sanità veterinaria pubblica, dall'indebolimento degli organici dei servizi veterinari e dal declassamento della struttura regionale specifica stiano producendo danni gravissimi. «Una penalizzazione che la Regione in questi anni ha messo in atto con pervicace noncuranza, senza preoccuparsi delle inevitabili conseguenze, e nonostante il grido d'allarme e i richiami alla ragionevolezza del Sindacato dei veterinari di medicina pubblica».
«Da tempo denunciamo la devastante politica di tagli lineari, lo smantellamento di strutture importanti, le profilassi di Stato definanziate, la decisione di affidare il coordinamento della struttura di sanità veterinaria regionale a un vertice medico privo delle competenze specifiche, servizi veterinari delle Ulss sempre più penalizzati».

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