Le presunte firme false con rischio di espulsioni

Giovedì 20 Ottobre 2016
ROMA - Sembrava uno scontro destinato a restare tra i vari capitoli delle beghe territoriali, delle faide tra gruppi che hanno contraddistinto il cammino dei 5 Stelle: ma ora il caso di Palermo e delle presunte firme false sta esplodendo in una vera e propria grana di dimensioni «stellari» che chiama dentro i vertici pentastellati, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il gruppo di comunicazione del Movimento. E il cui esito, a questo punto, potrebbe anche essere traumatico: non si può escludere il rischio espulsione per i responsabili del pasticciò approntato per evitare di non poter correre alle comunali palermitane del 2012. Un pasticciò che chiama in causa anche 2 parlamentari a 5 Stelle proprio mentre alla Camera va in scena l'offensiva pentastellata per il taglio delle indennità dei parlamentari.
Lo spettro dell'espulsione è l'ultima carta che Beppe Grillo ha ancora in mano per «proteggere», in qualità di garante, il M5s di fronte ad un caso che il Movimento non intende avallare: «noi non siamo come gli altri partiti e quello che a qualcuno poteva sembrare il rimedio ad un mero errore burocratico è una cosa grave. Queste cose non si fanno. Punto e basta» commentano fonti del Movimento. Soprattutto non è piaciuta ai vertici del Movimento la porta in faccia chiusa a Beppe Grillo che aveva chiesto collaborazione ai 5 Stelle coinvolti. I quali hanno invece reagito con una denuncia per diffamazione nei confronti de Le Iene, la trasmissione che ha riaperto il caso del 2012 e contro il testimonè che li ha chiamati in causa. «Se sarà accertato che i colpevoli sono iscritti al M5s saranno presi adeguati provvedimenti disciplinari» avvertiva Grillo una settimana fa. E non è un caso che proprio ieri fonti del Movimento facevano notare come il vecchio Regolamento 5 Stelle sulle espulsioni fosse ancora «in piena validità», visto che si sta votando solo per il suo aggiornamento. Il Movimento in ogni caso è chiamato ad ogni livello a cercare di trovare una soluzione alla vicenda.

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