Lavori ultimati: Bolzano in festa per il suo capitello

Domenica 25 Giugno 2017
BELLUNO - Fiori di lavanda, sassi bianchi alla base, e una rosaio di rose rosse a fare da corona. Torna a nuova vita il capitello dei Pascoli di Bolzano bellunese. La data di costruzione del manufatto 1813 - è scritta sotto il tetto di laste, le pietre della tradizione locale, provenienti dalla Val del Medon. Ieri la festa, con il parroco don Giorgio Soccol circondato dai volontari che da anni puntavano al restauro conservativo: «Si stavano consumando i sassi di tufo precisa Vally Casagrande che ha coordinato i volontari l'idea di sistemare il capitello è nata nel 2012. La speranza era di essere pronti per il bicentenario». Nei fatti, però, le procedure burocratiche hanno rallentato le intenzioni. «Anche perché vi è un vincolo delle Belle Arti, visto che si tratta pur sempre di un bene storico e religioso». Un percorso di recupero che è stato gestito, a livello di rapporti con la Sovrintendenza, dall'architetta Lorella Vello. La quale ha dovuto affrontare problematiche relative alle fondamenta e ai muri che necessitavano di risanamento. «A rifare il tetto, concretamente, sono stati gli uomini di qui è sempre Casagrande a parlare invece ad offrire una buona collaborazione nel sistemare l'interno sono state alcune studentesse della Scuola del restauro di Sedico». Il bene, di proprietà della parrocchia di Bolzano bellunese, è caro a chi vive a ridosso della Schiara: «Il capitello rappresentava un importante crocevia, perchè è vicino alla chiesetta in Col, a quelle di san Giorgio e di santa Giustina di Tisoi». A sostenere le spese per il capitello tirato a nuovo, che in due occasioni una decina d'anni fa vide i ladri portarsi via il crocifisso, sono state le famiglie dei Pascoli. «Con un piccolo contributo arrivato dalla Ricreativa e dai donatori del sangue di Bolzano bellunese».
Daniela De Donà

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