LA LETTERA

Sabato 19 Agosto 2017
Gli operatori del Nevegal contestano con forza l'articolo pubblicato giovedì a proposito del Colle, anzi, ribadiscono che se il Nevegal dovesse non aprire gli impianti di risalita, le stesse attività economiche oggi presenti ed attive sarebbero costrette a chiudere, visto che non potrebbero sopravvivere. Come si potrebbe pensare a tenere aperta una scuola sci (30 maestri), o un noleggio di attrezzatture sciistiche, un negozio o un bar, senza clienti? Si pensa davvero che gli sci alpinisti o chi passeggia con le ciaspe possano contribuire a garantire sostenibilità economica alle strutture del Colle? E se non nevica o nevica poco, senza la possibilità di neve artificiale, chi frequenterà il Nevegal? Certamente non potrebbero esistere passeggiate sulla neve, né si potrà praticare sci alpinismo e, ben più grave, si avvierà il processo di ulteriore impoverimento del Colle, visto che le attività utili anche per la stagione estiva cercheranno altra destinazione! E che dire del degrado del territorio che ne conseguirebbe considerando l'assenza di chi tiene e pratica la manutenzione? La stessa città di Belluno ne avrebbe un danno e senza la stagione invernale ne soffrirebbero anche le vicine stazioni sciistiche: non dimentichiamo che il Nevegal in inverno è considerato un grande campo scuola sia per i bellunesi che per le famiglie delle provincie limitrofe, le quali in Nevegal si cimentano per la prima volta con gli sci e solo successivamente, una volta acquisite maggiori abilità, si spostano in altre stazioni più scomode da raggiungere.
Non è questo un quadro catastrofico, ma reale purtroppo, segnalato dagli operatori che, compatti, chiedono di prodigare tutti gli sforzi possibili per non fare morire una realtà invernale (e conseguentemente anche estiva) utile alla città, al turismo, a tutti gli amanti dello sci e alle famiglie che in Nevegal traggono un reddito. Ben vengano poi tutte le iniziative e gli eventi che arricchiscono l'offerta invernale ed estiva organizzati in sintonia con le diverse associazioni che amano il Nevegal e che per esso si spendono, ma non si dica che la stagione invernale può funzionare con la chiusura degli impianti! Pura utopia!
Gruppo operatori
del Nevegal

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