L'addio del Regno Unito? I giovani vogliono muoversi

Sabato 25 Giugno 2016
BELLUNO - (dt) «L'addio all'Europa del Regno Unito non fermi la mobilità europea». È questo l'appello dei giovani di Erasmus+ presenti in questi giorni a Belluno. Il caso «Brexit» non ha lasciato indifferente il seminario «A bridge for peace and democracy» (Un ponte per la pace e la democrazia), organizzato dall'associazione norvegese Terram Pacis e ospitato ieri a Belluno dal Comitato d'Intesa. «Per noi la mobilità europea è fondamentale», spiegano gli organizzatori del seminario, «per questo ci rattrista la notizia della «Brexit». Esperienze come la nostra dimostrano l'importanza del confronto interculturale, senza barriere. È bastata una notte per sommergere l'Europa di domande sul proprio futuro. Noi, generazione «Erasmus+», abbiamo però le idee chiare: Brexit o non Brexit, il progetto di mobilità europea deve continuare». Proprio per non fermarsi, il Comitato sta organizzando uno scambio giovanile dal titolo «Sport&Art ability», dedicato all'interazione tra sport e disabilità, che si svolgerà a Belluno in autunno.
Al seminario sulla pace stanno partecipando 19 giovani da sette Paesi europei e nord africani (oltre all'Italia, Norvegia, Lettonia, Svezia, Albania, Georgia, Tunisia e Turchia), che si stanno confrontando sui temi della violenza, della discriminazione, della privazione della libertà e dei diritti fondamentali dell'uomo. I lavori sono coordinati da Laura De Riz, responsabile della progettazione europea del Centro studi del Csv, e dal formatore Stefano Dal Farra. Due mattine fa i partecipanti sono stati mandati per le vie di Belluno a intervistare i passanti in merito alla loro opinione sul tema dell'estremismo violento. Le risposte saranno presentate al termine del percorso di costruzione della pace.

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