IL BILANCIO
BELLUNO #Coop in Piazza, quella di sabato è stata solo la partenza. La prima festa raduno delle cooperative attive tra Belluno e Treviso ha messo a segno un discreto successo di visitatori, un motivo per continuare su questa strada per l'organizzazione. «#Coop in Piazza rappresenta in qualche modo un punto di ripartenza significativo per la nostra associazione nel territorio spiega Marco Slongo, vice presidente di Confcooperative Belluno Treviso, organizzatrice della manifestazione -. Quasi 2 anni fa, a febbraio 2017, la preesistente Unione provinciale di Belluno, con le sue circa 60 cooperative aderenti, decise di unirsi a quella di Treviso, facendo una scelta al contempo coraggiosa e combattuta. La manifestazione di sabato in piazza a Belluno è la conferma che quella decisione fu corretta: insieme possiamo essere più forti e realizzare progetti di sviluppo, che andranno a beneficio delle nostre comunità e dei nostri paesi di montagna». Le realtà presenti erano una ventina, rappresentative dei più disparati settori. C'era Lattebusche con i suoi assaggi di formaggi, c'era la Bottega solidale Samarcanda con il suo caffè delle Dolomiti e i biscotti al cioccolato, c'era la Dumia di Feltre con i prodotti della terra coltivata dai ragazzi ex tossicodipendenti. Estrose sperimentazioni di pomodori blu, broccoli, zucche, cipolle e salse prodotte con ingredienti made in Feltrino hanno attirato l'attenzione dei passanti e hanno dato l'occasione ai giovani e agli operatori di raccontarsi. «Al momento il nostro orto occupa 4 ragazzi ha spiegato Daniela -, ma molti altri partecipano alle varie attività. Coltiviamo l'orto e parte degli ortaggi la portiamo ad un laboratorio che lavora i prodotti e, concordando con noi le ricette, crea salse e creme». Gli altri gazebi erano occupati da Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, Cadore, Consorzio Sviluppo e Innovazione, Croce Blu, Lavoro Associato, Le Valli, Portaperta, Società Nuova, Alì, Alternativa Ambiente, Ca' Corniani, Campoverde, L'Incontro, Montelletto, NOI Group, e da altre società di servizio alla cooperazione quali Confcooperative Belluno e Treviso, Irecoop Veneto, Ser.Coop.De. «Siamo riconoscenti nei confronti delle cooperative le parole dell'assessore all'ambiente Stefania Ganz, intervenuta alla presentazione della giornata -, imprese essenziali per il loro operato in generale, ma anche per arrivare laddove il settore pubblico sarebbe impossibilitato per scarsità di risorse».
Alessia Trentin
BELLUNO #Coop in Piazza, quella di sabato è stata solo la partenza. La prima festa raduno delle cooperative attive tra Belluno e Treviso ha messo a segno un discreto successo di visitatori, un motivo per continuare su questa strada per l'organizzazione. «#Coop in Piazza rappresenta in qualche modo un punto di ripartenza significativo per la nostra associazione nel territorio spiega Marco Slongo, vice presidente di Confcooperative Belluno Treviso, organizzatrice della manifestazione -. Quasi 2 anni fa, a febbraio 2017, la preesistente Unione provinciale di Belluno, con le sue circa 60 cooperative aderenti, decise di unirsi a quella di Treviso, facendo una scelta al contempo coraggiosa e combattuta. La manifestazione di sabato in piazza a Belluno è la conferma che quella decisione fu corretta: insieme possiamo essere più forti e realizzare progetti di sviluppo, che andranno a beneficio delle nostre comunità e dei nostri paesi di montagna». Le realtà presenti erano una ventina, rappresentative dei più disparati settori. C'era Lattebusche con i suoi assaggi di formaggi, c'era la Bottega solidale Samarcanda con il suo caffè delle Dolomiti e i biscotti al cioccolato, c'era la Dumia di Feltre con i prodotti della terra coltivata dai ragazzi ex tossicodipendenti. Estrose sperimentazioni di pomodori blu, broccoli, zucche, cipolle e salse prodotte con ingredienti made in Feltrino hanno attirato l'attenzione dei passanti e hanno dato l'occasione ai giovani e agli operatori di raccontarsi. «Al momento il nostro orto occupa 4 ragazzi ha spiegato Daniela -, ma molti altri partecipano alle varie attività. Coltiviamo l'orto e parte degli ortaggi la portiamo ad un laboratorio che lavora i prodotti e, concordando con noi le ricette, crea salse e creme». Gli altri gazebi erano occupati da Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi, Cadore, Consorzio Sviluppo e Innovazione, Croce Blu, Lavoro Associato, Le Valli, Portaperta, Società Nuova, Alì, Alternativa Ambiente, Ca' Corniani, Campoverde, L'Incontro, Montelletto, NOI Group, e da altre società di servizio alla cooperazione quali Confcooperative Belluno e Treviso, Irecoop Veneto, Ser.Coop.De. «Siamo riconoscenti nei confronti delle cooperative le parole dell'assessore all'ambiente Stefania Ganz, intervenuta alla presentazione della giornata -, imprese essenziali per il loro operato in generale, ma anche per arrivare laddove il settore pubblico sarebbe impossibilitato per scarsità di risorse».
Alessia Trentin