Impennata dei mutui: Belluno vola. Se i finanziamenti bancari rimangono un indice valido per calcolare la salute dell'economia, il Bellunese dovrebbe andare a nozze, perché i dati relativi al trend dei muti fanno sprintare la provincia dolomitica. Dovrebbe: il condizionale è d'obbligo. Difficile capire perfettamente quanto i dati statistici trovino un corrispettivo valutabile nella realtà.
I DATI
La rincorsa ai mutui è tornata a girare a ottime velocità. Lo dice l'ultima edizione del «Barometro Crif della domanda dei mutui» (elaborata su dati Eurisc, il sistema di informazioni creditizie, e pubblicata ieri dal Sole 24 Ore). Nei primi nove mesi del 2016 il numero delle domande di nuovi mutui delle famiglie italiane è cresciuto a due cifre: più 11,6% rispetto al periodo gennaio-settembre 2015. E a Belluno? Ancora meglio: più 13,1%. Nel panorama della provincia dolomitica, l'importo medio dei finanziamenti richiesti si aggira attorno a quota 118mila euro (la media nazionale è di 123mila euro a mutuo, tra i 168mila euro di Bolzano e gli 82mila euro di Medio Campidano). Anche in questo caso si tratta di un aumento consistente rispetto al 2015: più 13,9%. A livello Veneto, le altre province fanno meglio sul fronte dell'importo medio dei mutui: Verona viaggia oltre i 130mila euro; Padova, Treviso e Vicenza attorno ai 123mila euro; Venezia invece è sulla stessa linea di Belluno; solo Rovigo è dietro: 99mila euro.
IL COMMENTO
Gli istituti di credito gongolano. E non potrebbe essere altrimenti. «Nel Bellunese Unicredit ha registrato, a settembre 2016, una crescita nelle erogazioni di mutui ipotecari privati del 27% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - dice Laura Lovisa, responsabile area Belluno di Unicredit -. Parliamo per la precisione di oltre 22 milioni di euro di nuove erogazioni a fronte di più di 200 pratiche istruite: se pensiamo che le surroghe attive sono state appena una quarantina, possiamo trarre alcuni deduzioni. Il mercato immobiliare locale ha manifestato negli ultimi mesi segnali di vitalità che ci fanno ben sperare per il futuro prossimo».
I DATI
La rincorsa ai mutui è tornata a girare a ottime velocità. Lo dice l'ultima edizione del «Barometro Crif della domanda dei mutui» (elaborata su dati Eurisc, il sistema di informazioni creditizie, e pubblicata ieri dal Sole 24 Ore). Nei primi nove mesi del 2016 il numero delle domande di nuovi mutui delle famiglie italiane è cresciuto a due cifre: più 11,6% rispetto al periodo gennaio-settembre 2015. E a Belluno? Ancora meglio: più 13,1%. Nel panorama della provincia dolomitica, l'importo medio dei finanziamenti richiesti si aggira attorno a quota 118mila euro (la media nazionale è di 123mila euro a mutuo, tra i 168mila euro di Bolzano e gli 82mila euro di Medio Campidano). Anche in questo caso si tratta di un aumento consistente rispetto al 2015: più 13,9%. A livello Veneto, le altre province fanno meglio sul fronte dell'importo medio dei mutui: Verona viaggia oltre i 130mila euro; Padova, Treviso e Vicenza attorno ai 123mila euro; Venezia invece è sulla stessa linea di Belluno; solo Rovigo è dietro: 99mila euro.
IL COMMENTO
Gli istituti di credito gongolano. E non potrebbe essere altrimenti. «Nel Bellunese Unicredit ha registrato, a settembre 2016, una crescita nelle erogazioni di mutui ipotecari privati del 27% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - dice Laura Lovisa, responsabile area Belluno di Unicredit -. Parliamo per la precisione di oltre 22 milioni di euro di nuove erogazioni a fronte di più di 200 pratiche istruite: se pensiamo che le surroghe attive sono state appena una quarantina, possiamo trarre alcuni deduzioni. Il mercato immobiliare locale ha manifestato negli ultimi mesi segnali di vitalità che ci fanno ben sperare per il futuro prossimo».
