Il ricordo «Se ne è andato un vero difensore della montagna»

Martedì 24 Gennaio 2017
BELLUNO - (D.T.) «Era un montanaro. Un duro della politica. Se ne va un grande sostenitore della montagna veneta». Luca Zaia ricorda così Sergio Reolon. Il governatore del Veneto è presente alla cerimonia funebre dell'ex consigliere regionale. In piedi, di fianco alla bara bianca. «I nostri percorsi politici si sono intrecciati varie volte - prosegue Zaia -. Ci siamo incontrati la prima volta quando lui era assessore in Provincia. Poi siamo stati colleghi da presidenti di Provincia, io a Treviso, lui a Belluno. Alla fine l'ho ritrovato in consiglio regionale. Era un duro: non faceva sconti a nessuno. Ed era sempre sorridente, anche negli scontri politici più accesi. Ha fatto grandi cose per il Bellunese: continuerà a vivere nei risultati che ha lasciato». La passione e il rigore di Reolon sono tra le qualità più sentite dagli avversari politici. «Era un uomo delle istituzioni - ha detto durante la cerimonia di ieri Bruno Pigozzo, vice presidente del consiglio regionale -. È anche grazie al suo senso critico e all'approccio rigoroso che si è arrivati al nuovo statuto del Veneto (approvato quando Reolon era vice presidente della commissione statuto, ndr). Ora sta a noi portarlo avanti». «Impegno civile, coraggio, determinazione e bellezza: voglio ricordare Sergio con queste parole - ha aggiunto Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco e coautrice con Reolon del libro Alpi, regione d'Europa -. Noi oggi dobbiamo continuare a sentirlo vicino e portare avanti le sue idee».

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