«Il governo provinciale ritorni ad essere eletto direttamente dalla gente»

Giovedì 24 Agosto 2017
BELLUNO - La campagna elettorale è ufficialmente partita. Con tutti gli annessi e connessi di giochetti e sgambetti. Solo che i cittadini, stavolta, non c'entrano: è la Provincia dei sindaci. Ed è una «Provincia fallimentare». Lo dice Irma Visalli e lo sostengono in molti. «Ormai l'esperimento dell'ente di area vasta di secondo livello è finito - dice l'ex assessore provinciale -. Serve tornare al voto diretto da parte dei cittadini. Nel frattempo, perché è ovvio che la Provincia non può tornare elettiva dall'oggi al domani, serve ragionare di programmi». Il ripristino dell'elettività diretta è da sempre uno dei cavalli di battaglia del Bard. Che non manca di ribadire il concetto. A maggior ragione dopo le decisioni della Regione Sicilia, che ha reintrodotto l'elezione diretta per i presidenti dei liberi consorzi (le ex Province dell'isola). «Si torna alla democrazia - commentano dal movimento autonomista bellunese . È fondamentale che i territori possano eleggere i propri rappresentanti: il loro destino non può essere deciso da accordi di partito e spartizioni da manuale Cencelli. Il ritorno all'elettività degli enti provinciali è già una battaglia nazionale, che deve vedere in campo tutte le forze politiche». Quindi? Si elimina la legge Delrio? «In Italia continua a restare in vigore una legge palesemente incostituzionale - continua il Bard (la presidente Alessandra Buzzo nella foto) -. La vittoria del no al referendum del 4 dicembre la ha ulteriormente indebolita, ed è ora che la sua abolizione e il ripristino delle elezioni dirette diventino una priorità. Questi anni di gestione delle Province dei sindaci, senza risorse e con le mani legate per gli amministratori degli enti locali, hanno causato gravissimi danni ai territori, sotto il profilo della sicurezza stradale e idrogeologica, dello sviluppo e dell'economia».

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