«Il futuro è la scuola: va ricostruito il rapporto coi profili professionali»

Sabato 29 Aprile 2017
BELLUNO - (a.tr.) Le previsioni Excelsior della Camera di Commercio parlano della necessità che scuola e lavoro seguano lo stesso passo. Il primo trimestre del 2017 prevedeva 890 assunzioni, di cui il 55% nei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Ma c'è un ma. In 32 casi su 100 le aziende mettono le mani avanti e già sanno di trovare difficoltà nel reperire i profili desiderati. Nel Bellunese a cercare sono soprattutto i settori della metalmeccanica e dell'elettronica, del turismo e della ristorazione, delle costruzioni, del commercio. Per il 30% dei casi si vogliono figure specializzate e, qui, l'offerta inciampa. «Si cercano sempre meno profili generici, appena il 13% - spiega Rudy Roffarè di Cisl -, il lavoro si sta completando trasformando e occorre stare al passo con i tempi». Soprattutto occorre che scuola e lavoro vadano a braccetto. «Bisogna indirizzare i ragazzi verso professionalità che nel tempo si sono perse prosegue il segretario -, soprattutto per chi ha particolari abilità manuali». Ne è convinto anche Carlo Viel, segretario generale Uil Treviso Belluno. «Manca un segmento in grado di unire la formazione scolastica con la necessità di certi profili occupazionali la sua riflessione -, speriamo di riuscire a ricostruire questo cordone ombelicale».
A questo lavoreranno le tre sigle sindacali congiunte, compresa Cgil. Ma non solo. Già si guarda a Cortina 2021 e già emerge il tema della legalità. «Vorremmo trattare questo tema nel territorio in vista dei Mondiali conclude Roffarè -, perché si vigili contro infiltrazioni mafiose anche nel nostro territorio».

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