Il Fly bar di Quero chiuso dal questore di Belluno perché frequentato da ubriachi e pregiudicati che schiamazzavano e litigavano durante le ore notturne. Una chiusura temporanea dal 14 al 24 ottobre sopraggiunta dopo una rissa avvenuta il 7 settembre e culminata con tre persone denunciate. I clienti del locale, però, non ci stanno a essere definiti in questo modo e non ci stanno specialmente quelle persone che quotidianamente si recano là con la famiglia. Per questo hanno deciso di replicare affidandosi al prefetto di Belluno. «Se Quero è invasa da delinquenti il questore si impegni ad allontanare i sopracitati pregiudicati considerati pericolosi che qui dimorano, e non a chiudere un'attività, perché cosi facendo i delinquenti altro non fanno che spostarsi in un altro bar - dichiara un gruppo di clienti del bar - A chi commette atti illeciti poco importa se il luogo sia il Fly o un altro esercizio. Se poi il problema sono i pregiudicati che hanno pagato le loro colpe oppure cittadini nordafricani che si comportano onestamente la società odierna ci insegna e ci impone di reintegrare queste persone nella vita di tutti i giorni. E se qualcuno commette atti illeciti non spetta di certo ai baristi prendere provvedimenti, bensì alle autorità». I clienti esprimono quindi massima solidarietà ai gestori che si sentono offesi da questo provvedimento. «Un provvedimento reputato ingiusto da tanti e non assolutamente un sollievo come scritto nei giorni scorsi - proseguono i clienti - perché il Fly altro non è che un punto di ritrovo per i giovani e per le famiglie; un'attività che permette a tre famiglie di vivere e che ora come ora è stata messa in difficoltà».
I clienti concludono affermando che «quello che dà più fastidio e che amareggia è il fatto che qualcuno possa gioire di questo provvedimento.».(((scartone)))
I clienti concludono affermando che «quello che dà più fastidio e che amareggia è il fatto che qualcuno possa gioire di questo provvedimento.».